È assegnista di ricerca in Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
È docente a contratto di “Tecniche della Promozione” e di “Strategie e Organizzazione della Comunicazione” presso la LUMSA di Roma ed è titolare di contratto integrativo per gli insegnamenti di: “Economia e gestione delle imprese” ed “Economia e gestione delle imprese internazionali” presso la LUISS Guido Carli di Roma.
È ricercatrice presso l’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali “EURISPES” e svolge attività di ricerca e consulenza presso la LUISS Business School.
Svolge attività didattica in percorsi di formazione executive e post laurea.
Ha conseguito il Ph.D. in Management presso l’Università degli Studi di Foggia e i suoi interessi di ricerca si focalizzano su tematiche di brand management, consumer behaviour e customer experience.
È socia della Società Italiana Marketing
L'intelligenza artificiale entra in banca non solo per ridurre i costi, ma anche per dare più attenzione al cliente e promuovere l'inclusività
Si chiama Earned wage access, ed è diffuso in molti paesi. Da noi entra con una startup italo-ungherese
La partnership con Mia-Plaform per ampliare il bacino dei rispettivi clienti. Una piattaforma che rende possibile l’analisi del comportamento finanziario della clientela retail nel credito al consumo. Un ecosistema di servizi che permettono a qualunque industry di utilizzare i dati per migliorare la conoscenza dei propri clienti. Ecco come una fintech sfrutta le opportunità dell'Open Banking
Polizze offerte attraverso un canale digitale, personalizzate e con un risparmio di costi rispetto al mercato assicurativo tradizionale. Ecco le promesse di Lokky, la prima insurtech italiana specializzata su Pmi, commercianti, artigiani, professionisti e freelance
Uno studio McKinsey e l'ultimo World retail banking report confermano la marcia irresistibile delle fintech e la crescente penetrazione tra i consumatori di servizi bancari. I quali ritengono le banche tradizionali poco coinvolgenti e poco gratificanti
Le fintech possono rimpiazzare le piccole banche territoriali scomparse? Possono puntare a svolgere quel ruolo che il credito locale rendeva più rapido e personalizzato? La fintech Opyn sostiene di sì. A patto che...
Mia-FinTech si propone come uno dei principali acceleratori della trasformazione dell’ecosistema finanziario. Il suo ruolo: supportare banche, società fintech e istituzioni finanziarie a sviluppare e fornire servizi digitali veloci e scalabili, anche grazie ad acceleratori ready-to-use
Decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione sono i megatrend della rivoluzione verso il "net-zero" delle emissioni. Un cammino in cui Enel X si propone come facilitatore per le aziende e per i consumatori
Leader nella comunicazione omnicanale in rapida crescita e attraverso un'unica piattaforma, Infobip conta oltre 65 uffici e offre una tecnologia costruita nativamente, con la capacità di raggiungere oltre sette miliardi di dispositivi mobili e “cose” in più di 190 paesi collegati a più di 700 reti di telecomunicazione
Dal 2014 a oggi, con tassi di crescita a tre cifre, la finanziaria è arrivata ad avere circa 7.000 clienti, ha erogato quasi 55 milioni di euro ed è la prima piattaforma italiana nel comparto consumer e la decima in Europa continentale
Con un turnover pari a 400 milioni di euro, è un marketplace dove si scambiano fatture di alta qualità, per offrire liquidità alle PMI e rendimenti attraenti ai finanziatori. Collabora con Banca Sella, Ebury, CRIF, EnelX
Nata come piattaforma web che riesce, in pochi minuti e in modalità completamente automatizzata, ad analizzare un portafoglio NPL e a stimare il tempo ed il valore di recupero delle posizioni di credito, ora offre molti nuovi servizi
Nata per progettare assistenti virtuali, è tra le prime società in Europa a implementare nella propria piattaforma il modello di linguaggio tecnologico GPT-3, l’intelligenza artificiale creata da OpenAI sotto l’egida di Microsoft, capace di produrre contenuti linguistici così raffinati da essere indistinguibili da quelli scritti dalle persone
Nata trent'anni fa, dal 2018 è banca a tutti gli effetti. Digitale, non virtuale. Infatti crede nel rapporto diretto con i clienti. E punta, con una nuova brand identitiy, alle giovani generazioni
La piattaforma in cui aziende e consumatori possono cercare i servizi finanziari più innovativi: da un lato seleziona solo quelle realtà fintech delle quali ci si possa fidare, dall'altro consente la riduzione dei costi legati all’acquisizione di nuovi clienti
Il comportamento dei consumatori è rapidamente cambiato. Cosa dobbiamo aspettarci in futuro? In questa intervista un esperto disegna lo scenario che modellerà i comportamenti di imprese e banche. E prevede, per esempio, l'uso di sperimentazioni di shopping experience volte a integrare in modo sinergico i touchpoint online con quelli offline, e un impiego sempre più ampio di sensori
A partire dalla consapevolezza che la banca, in quanto impresa, per sopravvivere nel lungo periodo deve avere la capacità di mantenere e sviluppare le relazioni con la clientela, i principali Gruppi bancari hanno intrapreso politiche di rafforzamento del marchio, incrementando in maniera rilevante i livelli di brand awareness, tradizionalmente bassi rispetto ad altri settori. Si è passati, così, dall’approccio transazionale, orientato al prodotto, a quello relazionale, o di mercato, in cui il cliente è posto al centro delle scelte strategiche e commerciali dell’impresa.
Il riposizionamento della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che ha da poco rinnovato la sua brand identity, fornisce lo spunto per una riflessione sul ruolo del marketing nel settore bancario. Per lungo tempo l’impresa bancaria ha considerato il marketing una funzione assolutamente secondaria rispetto alle altre, forte com’era della convinzione che fossero sufficienti le competenze tecnico-specialistiche per avere successo. Un orientamento al “prodotto”, questo, che ha mostrato tutta la sua fragilità durante la recente crisi finanziaria, quando è crollata la reputazione dei più noti Gruppi bancari e si è acquisita la consapevolezza che, per sopravvivere nel lungo periodo, occorre porre il cliente al centro delle scelte strategiche e commerciali implementate.