VETRINA STARTUP / REALTA' AFFERMATE E NUOVE PROMESSE
Cherry BIT


Nata come piattaforma web che riesce, in pochi minuti e in modalità completamente automatizzata, ad analizzare un portafoglio NPL e a stimare il tempo ed il valore di recupero delle posizioni di credito, ora offre molti nuovi servizi

  • Chi siamo e che cosa facciamo

Cherry srl nasce il 17 luglio 2019 dall’incontro tra Giovanni Bossi, fondatore e tuttora unico azionista, Mara Di Giorgio, attuale CEO, e Luca Bonacina, ingegnere IT (nella foto). L’obiettivo è stato fin da subito dare vita a una startup fintech innovativa in grado di sviluppare soluzioni tecnologiche per il credito deteriorato: unendo le diverse competenze, ovvero l’esperienza nel mondo bancario e finanziario di Bossi e Di Giorgio con il know how tecnologico di Bonacina, è nata Cherry Bit, piattaforma web che riesce, in pochi minuti e in modalità completamente automatizzata, ad analizzare un portafoglio NPL e a stimare il tempo ed il valore di recupero delle posizioni di credito. La piattaforma si basa su funzioni avanzate di raccolta e qualifica di punti dato, usa algoritmi per la loro riconciliazione e tecniche di machine learning per la stima del recupero. Una “piccola” rivoluzione per gli addetti ai lavori, abituati a raccogliere tali informazioni manualmente e a processare una due diligence in settimane di lavoro.

  • Qual è l’idea che ci ha spinto 

L’idea che ci ha spinto è stata la consapevolezza che nel mondo del credito le decisioni venivano assunte sulla base di un numero di elementi inferiore rispetto ai dati disponibili, che sono tantissimi. La disponibilità di dati, in termini di quantità e di qualità, fa la differenza per una efficiente gestione dei crediti deteriorati e così abbiamo cercato di individuare le soluzioni tecnologiche in grado di valorizzarli, trovando nell’intelligenza artificiale uno strumento utile a riconciliare tra loro informazioni rilevanti per l’analisi dei portafogli, raccogliendole da fonti diverse (Agenzia delle Entrate, Camera di Commercio, Catasto, Conservatorie, Tribunali, etc…). Fin dagli inizi abbiamo proceduto seguendo una metodologia agile, creando e sperimentando sul campo i risultati del nostro lavoro: in sei mesi abbiamo sviluppato Cherry Bit, la nostra piattaforma, quindi abbiamo trovato il primo cliente e da lì abbiamo proseguito la nostra attività in costante autofinanziamento, facendo tesoro del dialogo con i partner che di volta in volta abbiamo incontrato lungo il percorso per rendere sempre più efficiente e rispondente alle esigenze del mercato la nostra tecnologia. 

  • Quali risultati abbiamo ottenuto 

Siamo cresciuti facendo esclusivo affidamento sulle nostre forze: non abbiamo mai cercato investitori e abbiamo valorizzato il capitale investito per l’avvio della startup per creare quel circolo di finanziamento con cui tuttora la società si sostiene e che ci permette da due anni di chiudere l’esercizio senza un euro di perdita in bilancio. Nati per operare prettamente nel credito deteriorato, oggi con Cherry Bit siamo in grado di monitorare tutte le fasi di vita del credito, dagli NPL, agli UTP, ai crediti in bonis. Inoltre, essendo la piattaforma strutturata con un’architettura a “microservizi”, abbiamo potuto aggiornare i nostri sistemi andando a creare sottoinsiemi di servizi eseguibili in maniera indipendente. Uno di questi, su cui ormai deteniamo lo standard di mercato, è l’analisi ipotecaria: è tra i servizi più richiesti e consente, tra le altre cose, di validare 50 ipoteche in un minuto. Complessivamente in due anni abbiamo analizzato per i nostri clienti (banche, servicer e investitori del mercato NPL) oltre 320mila posizioni debitorie e 215mila immobili legati a crediti secured. Nel 2020 siamo stati menzionati da PWC nel report “Fintech calls for fuel” come una delle società più innovative del macro segmento “Capital Market & Trading”, settore con i maggiori margini di crescita nel panorama nazionale del fintech.

  • Quali sono i nostri prossimi obiettivi 

Dopo due anni di sviluppo, ricerca e innovazione, siamo in grado di offrire al mercato un prodotto maturo, pertanto l’obiettivo che ci poniamo è quello di uno sviluppo commerciale. Manteniamo sempre, comunque, un occhio di riguardo verso la tecnologia e le possibilità di innovazione che ci offre, sia dal punto di vista del miglioramento dei processi, sia da quello dello sviluppo di nuove opportunità di business. Ad esempio, in ambito di analisi immobiliari sulle posizioni debitorie, oggi applichiamo algoritmi proprietari di clusterizzazione in grado di valorizzare gli immobili fornendo informazioni come mappe catastali, valorizzazione per zone OMI, localizzazione esatta su Google Maps, eventuale coinvolgimento in procedure legali e lo stato attuale di gravami ipotecari: strumenti che stiamo valutando di mettere a sistema per farne un servizio di scouting da mettere a disposizione degli investitori per operazioni di investimento immobiliare. 

  • Il messaggio che vogliamo lasciare 

I dati sono il nuovo petrolio ed è fondamentale saperli recuperare in quantità, con qualità e velocemente, specialmente in questa fase in cui il mondo del credito si trova a raccogliere la difficile eredità della crisi pandemica. Ad oggi è difficile quantificare l’impatto che l’emergenza sanitaria, una volta venute meno le misure governative di sostegno al credito, avrà sulle posizioni debitorie di tante aziende e famiglie. Molto probabilmente ci troveremo di fronte a un’ondata di crediti deteriorati che dovremo saper intercettare e governare tempestivamente: noi siamo pronti a mettere a disposizione la nostra tecnologia, nella consapevolezza di offrire non solo un prodotto di business, ma uno strumento utile ad agevolare il processo di recupero di risorse fondamentali per l’economia reale.

S.D’A.