OSSERVATORIO FINANZA TECNOLOGICA
La sfida delle Fintech in Europa si gioca sulla soddisfazione del cliente

Uno studio McKinsey e l'ultimo World retail banking report confermano la marcia irresistibile delle fintech e la crescente penetrazione tra i consumatori di servizi bancari. I quali ritengono le banche tradizionali poco coinvolgenti e poco gratificanti

Simona D'Amico

L’applicazione della tecnologia alla finanza, che ha portato allo sviluppo delle Fintech, ha agevolato l’accesso ai servizi finanziari ad un pubblico sempre più diffuso. Mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale e nuovi modi di gestione delle relazioni con i clienti, le Fintech stanno introducendo nell’offerta di servizi finanziari caratteristiche quali innovazione e semplificazione, oltre a modalità d’interazione completamente nuove.

La domanda di servizi Fintech è in continua evoluzione, con i consumatori sempre più consapevoli delle potenzialità del digitale, spinti anche dal cambio di prospettiva dovuto ai lockdown. Negli ultimi anni i consumatori italiani hanno dimostrato una maggiore educazione digitale in ambito finanziario, con una forte propensione a sperimentare sia servizi innovativi sia attori alternativi, che garantiscano facilità di accesso al servizio, velocità e user experience.

Le Fintech più forti offrono ai clienti maggiore scelta e convenienza. La concorrenza che portano nei sistemi bancari sta già contribuendo a modernizzare l’ecosistema del settore finanziario in diversi paesi europei.

Secondo il Report “Europe’s fintech opportunity” (2022) condotto dalla società di consulenza McKinsey & Company il deterioramento del contesto macroeconomico in Europa e nel mondo ha colpito duramente le Fintech, con valutazioni in calo e un accesso ai finanziamenti sempre più difficile. In una prospettiva di lungo periodo, tuttavia, le Fintech europee continuano a guadagnare forza e rilevanza per i clienti e l’economia. In ognuna delle sette maggiori economie europee per PIL – Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera e Regno Unito – c’è oggi almeno una Fintech tra i primi cinque istituti di servizi bancari, misurati in base al valore di mercato. Tuttavia, dall’analisi di McKinsey & Company emerge anche un’ampia divergenza di maturità e prestazioni tra gli ecosistemi Fintech per Paese. Due Paesi, in particolare, si distinguono per le prestazioni superiori degli ecosistemi Fintech: il Regno Unito e la Svezia.

Tra i fattori che hanno segnato il successo delle Fintech c’è la loro capacità di creare valore per il cliente attraverso l’offerta di un servizio superiore rispetto a quello erogato dagli istituti di servizi bancari tradizionali e a costi inferiori. Inoltre, i clienti hanno dichiarato di fare ricorso ai prodotti e ai servizi delle Fintech o delle banche digitali perché ne apprezzano la facilità di accesso e la velocità di erogazione del servizio richiesto.

Alle medesime conclusioni è giunta l’edizione 2022 del World Retail Banking Report, pubblicato da Capgemini ed Efma. Il report ha coinvolto 8.051 clienti in tutto il mondo, indagando le loro aspettative sul settore bancario. Il 75% degli intervistati dichiara di essere attratto dai servizi delle Fintech, più versatili e vantaggiosi rispetto a quelli offerti dalle banche tradizionali.

I player delle Fintech sono apprezzati per essere nuovi e agili, dal momento che offrono prodotti ed esperienze veloci, facili da utilizzare e rapidamente disponibili e ad un costo contenuto. Inoltre, quasi la metà degli intervistati sostiene che le attuali relazioni con la propria banca non siano né gratificanti (49%) né emotivamente coinvolgenti (48%).

I dati di cui sopra invitano a una riflessione sulle strategie commerciali che le Fintech dovranno adottare al fine di fidelizzare la clientela. In questa prospettiva, ci si aspetta che nei prossimi anni gli operatori incrementeranno i propri investimenti per costruire il vantaggio competitivo su qualità fiduciarie, in termini di credibilità e affidabilità, che favoriscano non solo la customer attraction, ma anche la customer retention. Nell’attuale scenario, infatti, il cliente più informato e digitalmente abile, è sempre più consapevole delle alternative ed è disponibile a cambiare fornitore alla ricerca di un servizio che sia tailor made.