Salvatore Luciano Furnari
Furnari-S

Avvocato e Dottore Commercialista specializzato nel Fintech e nel settore della Blockchain e delle cripto-attività, collabora con lo Studio Legale Lener & Partners. 

Laureato sia in giurisprudenza, con lode e speciale menzione, che in Consulenza e revisione aziendale presso l’Università Luiss Guido Carli, all’interno della quale collabora con la cattedra di European Business Law in qualità di cultore della materia.

Attualmente svolge un dottorato di ricerca in diritto dei mercati finanziari presso l’Università degli Studi di Roma di “Tor Vergata” approfondendo le tematiche giuridiche del settore della Finanza Decentralizzata e collaborando con la cattedra di Diritto Commerciale.

Ha pubblicato su FCHub:

Regolazione

Come sarà il registro per la circolazione digitale previsto dal Regolamento DLT per avviare il nuovo mercato degli strumenti finanziari con tecnologia blockchain? Chi ne sarà il responsabile e con quali obblighi? E qual è l'orientamento della Consob? Ecco opzioni e difficoltà del nuovo modo di fare finanza

Mercato Finanziario

L'impresa che ha accettato un pagamento con moneta virtuale si trova ad affrontare non poche difficoltà per rappresentarla in bilancio. Ecco gli orientamenti

Giurisprudenza

La Dao è una Organizzazione Decentralizzata gestita da un Autonomous Agent, ovvero da un software che se ne occupa in maniera “autonoma” rispetto ai suoi partecipanti, ed è impiegata sempre più frequentemente per esercitare attività d'impresa. È possibile utilizzarla in Italia?

Mercato Finanziario

Ecco il concetto chiave della recente sentenza della Corte di Cassazione: i Bitcoin non sono un prodotto finanziario (di per sé) ma la loro vendita (effettuata secondo certe modalità), sì

Mercato Finanziario

A seguito degli ultimi scandali, il mercato delle Initial Coin Offering (ICO) si sta muovendo alla ricerca di “metodi” più sicuri per offrire al pubblico cripto-attività. Se da una parte l’ammontare di capitale raccolto tramite ICO sembra in diminuzione, dall’altra l’uso di un nuovo strumento di finanziamento alternativo noto con l’acronimo di IEO sta iniziando a diffondersi.

Giurisprudenza

L’Agenzia delle Entrate ha dato indicazioni sul trattamento fiscale da applicare alla cessione di token. Rispondendo all’interpello formulato da una società intenzionata a emettere un c.d. utility token, l’Agenzia, sulla base della rappresentazione solo teorica dell’operazione presentata dalla società interpellante, si è pronunciata con la risposta n. 14 del 2018. Questo fornisce l’occasione per commentare l’ancora raro approccio di un’autorità italiana al tema delle offerte al pubblico di token, a cui ci si riferisce soventemente con il termine Initial Coin Offering (ICO).

Fintech

Nel 2017 sono stati raccolti circa 3,7 miliardi di dollari tramite Initial Coin Offering (ICO), uno strumento innovativo di finanziamento il cui utilizzo è cresciuto esponenzialmente a partire dal 2013. Nonostante negli ultimi tempi la stampa e i siti specializzati parlino spesso di ICO realizzate da aziende italiane, in realtà una ICO in Italia non è ancora mai stata lanciata. Benché il management di queste aziende sia in maggioranza italiano, la sede sociale, diversamente, è sempre estera. Considerati gli interrogativi regolamentari che questo nuovissimo strumento di finanziamento solleva, è opportuno chiedersi quali regole sarebbero applicabili (o quali sarebbe meglio applicare) nel caso in cui un’impresa decidesse di utilizzare questo strumento innovativo di finanziamento in Italia.