Ricercatore nell’area banche e debito pubblico. Curatore del rapporto semestrale sul sistema bancario italiano “Rapporto Banche”. Curatore delle pubblicazioni mensili “Misery Index”, “Aggiornamento mensile sul sistema creditizio”, “Congiuntura internazionale” e “Congiuntura italiana”. Elaborazione periodica della stima degli interessi passivi sul debito pubblico.
Partecipazione ad altre ricerche in campo economico e bancario tra cui si evidenziano: costruzione di modelli econometrici per la territorializzazione dei dati del sistema bancario nazionale su commissione di Federcasse-BCC; elaborazione di ricerche sul settore del turismo e del commercio per UILTucs; elaborazione rapporto sulle PMI italiane per il MISE; elaborazione di ricerche sulle asimmetrie della vigilanza bancaria europea e sullo shadow banking system per il gruppo parlamentare europeo Europe of Nations and Freedom; elaborazione di studi di fattibilità; redazione di un Glossario di Economia e di articoli di approfondimento per Tinaba; redazione report sulle imprese di ingegneria italiane all’estero per l’OICE.
Insegnamento e supporto alla didattica presso Abi Formazione Università RomaTre, Dipartimento di Giurisprudenza, supporto alla didattica nel corso “Economia Politica”.
Università di Bari, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione, professore a contratto.
Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito, docente nell’ambito del progetto “Educazione Finanziaria nella cultura economica e sociale del Mediterraneo”, promosso dall’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca, la Fondazione Roma Mediterraneo al fine di portare l’educazione finanziaria nelle scuole secondarie di secondo grado.
LUISS Guido Carli, Facoltà di Economia: attività di supporto alla didattica del corso “Prospettive macroeconomiche globali”, tenuto dal Prof. G. Ferri, nell’anno accademico 2011-2012.
Dottore di Ricerca Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici, Facoltà di Economia, Università di Bari, Dottorato in Teorie e Metodi delle scelte individuali e collettive.
Master in Economia e Finanza Facoltà di Economia, Università Federico II di Napoli
Laurea in Economia e Commercio Facoltà di Economia, Università di Bari
WORKING PAPERS E PUBBLICAZIONI
2007 G. Coco, G. Ferri, A. Forte, “Il futuro dei Confidi in Puglia”, Bari Economica (rivista bimestrale della Camera di Commercio di Bari) n. 4/2007.
2009 “La percezione della crisi nel giudizio degli operatori economici” in CER (Centro Europa Ricerche) Rapporto n. 4/2008, Gennaio 2009.
2009 “Nuovi indicatori di inflazione importata” in CER (Centro Europa Ricerche) Rapporto n. 4/2008, Gennaio 2009.
2009 A. Forte, G. Pesce, “The International Financial Crisis: An Expert Survey”, Southern Europe Research in Economic Studies – S.E.R.I.E.S., Working Paper No. 24.
2009 A. Forte, G. Pesce, “The International Financial Crisis Viewed by Experts”, Economic Notes, 38:1, 2009.
2009 A. Forte, “The Pass-Through Effect: a Twofold Analysis”, Economics and Econometrics Research Institute (EERI) Research Paper Series, No. 8 2009.
2009 A. Forte, “The Stability of the Inflation Rate in the Euro Area: the role of Globalizationand Labour Market”, MPRA Paper No. 16587, University Library of Munich.
2010 A. Forte, “Some Empirical Evidence of the Euro Area Monetary Policy”, Theoretical and Practical Research in Economic Fields, 2010, I, (1), pp. 42-58.
2010 A. Forte, “The European Central Bank, the Federal Reserve and the Bank of England: is the Taylor Rule an useful benchmark for the last decade?”, Journal of Economics and Econometrics, 2010, 53, (2), pp. 1-31.
2011 A. Forte, “La politica monetaria negli Stati Uniti prima della Grande Crisi”, in V. D’Apice, Ferri, “Instabilità macroeconomica globale: crisi e regole della finanza”, Carocci, 2011.
2011 A. Forte, “Italy after the Crisis: a case of recoveryless credit growth”, Theoretical and Practical Research in Economic Fields, 2011, vol. 0(2), pp. 132-140.
2011 A. Forte, “Europa senza liquidità”, 18 novembre 2011, Il Cerino, www.centroeuroparicerche.it
2012 A. Cepparulo, A. Forte, “Microeconomic determinants of losses in financial institutions during the crisis”, MPRA Paper No. 38539, University Library of Munich.
2012 A. Forte, L. Giacomello, “Dall’Italia all’Europa, dall’Europa all’Italia. Giovani Professionisti in Movimento”, Ricerca prodotta per il Forum Nazionale dei Giovani in collaborazione con il CNEL.
2014 A. Cepparulo, A. Forte, “Microeconomic determinants of losses in financial institutions during the crisis”, Journal in Advanced Studies in Finance, Vol. V, Issue 1(9), pp. 27-37.
2015 G. Bonamini, V. D’Apice, A. Forte, “Inside European Financial Instability: Main Causes and Possible Solutions”, Economic Notes, Vol. 44, Issue 1, pp 123-149.
2015 A. Forte, “La crisi dei debiti sovrani europei: problemi e prospettive”, in “Instabilità finanziaria: un evento transitorio o un’epoca dell’umanità?” a cura di V. D’Apice e G. Ferri, Rivista Studium, Anno 111°, n. 6., pp. 848-872.
2016 A. Forte, C. Milani, “Perché le banche italiane sono finite sull’ottovolante? Alcune riflessioni”, in Una ripresa senza crescita?, Economia Italiana, 2015/1-2-3, pp. 101-113.
2018 A. Forte, “Changes in the ECB’s monetary policy approach during the crisis”, in “Macroeconomic Theory and the Eurozone Crisis”, a cura di A. Alcouffe, Routledge, ISBN 978-0-8153-6404-7
Quali sono le banche più fragili dell'aerea euro? Dati alla mano, non sono quelle italiane ma quelle francesi e tedesche. Che in uno scenario instabile sui mercati finanziari potrebbero destabilizzare l'intero sistema bancario del Centro Nord Europa. Ecco perché le Autorità di vigilanza dovrebbero intervenire in fretta
La politica ultraespansiva della Bce è stata, negli ultimi anni, l'"unico gioco in città". Proprio per questo, si comincia a riflettere su come ha cambiato il panorama finanziario, ha influito sui comportamenti dei vari players, ha provocato reazioni nei soggetti coinvolti e indotto contro reazioni.Ecco un'analisi a tutto campo sugli effetti collaterali delle decisioni di Francoforte, molti dei quali sono effetti indesiderati
Realizzare un mercato bancario unico in Europa è difficile? Non dipende tanto dall'impianto delle regole, ma dalle loro eccezioni: quelle opzioni discrezionali consentite alle autorità nazionali per difendere il proprio mercato interno. Tutti i paesi ne fanno uso a piene mani, con il record dell'Irlanda. Il Rapporto Cer mette a confronto il caso Italia e Germania, che hanno usato questa flessibilità su terreni completamente diversi. Una dimostrazione ulteriore della distanza tra i due universi creditizi. Se le autorità europee vogliono eliminare una volta per tutte queste distorsioni, si devono aspettare notevoli resistenze