Marco Tofanelli
Tofanelli

Segretario Generale dell’Assoreti, è Membro del Comitato di Gestione del Fondo Nazionale di Garanzia e Vice Presidente dell’OCF.

È Membro indipendente del Consiglio di Amministrazione di Investire Immobiliare SGR.

È stato Lead Independent Director e Presidente del Comitato Controllo e Rischi di Banca Finnat Euramerica.

È stato membro del Comitato Consultivo e di Coordinamento dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e del Comitato Consultivo prima del Fondo Tecla e successivamente di Olinda Fondo Shops, fondi immobiliari istituiti e gestiti da Pirelli & C. Real Estate Sgr. E’ stato Membro del Consiglio di Amministrazione di Lux Vide S.p.A..

Ha prestato la propria attività presso la CONSOB occupandosi di problemi di carattere giuridico-societario; ha svolto attività di pratica legale, studio e ricerca presso lo studio legale del Prof. Avv. Agostino Gambino.

Ha partecipato a Gruppi di Ricerca sui mercati finanziari coordinati dal Prof. Gustavo Minervini ed ha collaborato alla I Cattedra di Diritto Commerciale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”, Ordinario il Prof. Agostino Gambino.

Autore di saggi su riviste scientifiche, curatore e coautore di volumi per collane sui mercati finanziari, è stato docente a contratto per corso integrativo, Laurea Magistrale, in Diritto dei Mercati degli Intermediari Finanziari, Dipartimento di Economia e Finanza, Luiss, a.a. 2013/2014.

Ha pubblicato su FCHub:

Mercato Finanziario

L'articolo 1 del Ddl Competitività allarga le maglie dell'offerta "fuori sede" di prodotti finanziari, con il rischio che emergano nuove figure di emittenti spregiudicati e che vengano meno le tutele per gli investitori. L'intervento di un addetto al lavori

Mifid

La Consob, in attuazione del d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 in materia di intermediari, ha prodotto un impianto regolamentare frutto di un lavoro importante, su cui non si può non esprimere il proprio apprezzamento. Su alcune modalità di adempimento dell’obbligo di aggiornamento professionale, valga qualche riflessione in più.

Mifid

La prima protezione dell'investitore è l'informazione. Ma spesso non basta a evitargli scelte sbagliate. Per tutelarlo si rischiano oggi di introdurre regole finalizzate a prevenire condotte poco virtuose a danno del risparmiatore, che finiscono invece per penalizzarlo, restringendo la sua possibilità di scelta. Ben vengano dunque le iniziative delle istituzioni che puntano a sviluppare l'educazione finanziaria: un investitore consapevole e “competente” è un investitore migliore, e aiuta a migliorare la qualità del mercato.

Regolazione

Secondo alcune ricostruzioni, dalla MiFID deriverebbe la possibilità che l’attività di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede dovrebbe potersi svolgere, oltre che individualmente, anche in forma societaria. In Italia, la necessità che il consulente finanziario sia una persona fisica è un momento imprescindibile della riserva all’esercizio dell’attività di offerta fuori sede, che rappresenta un vantaggio competitivo che permette solo ad alcuni soggetti di promuovere e collocare prodotti e servizi al domicilio dell’investitore. Chi richiama la disciplina del tied agent dimentica che la complessiva disciplina italiana dell’offerta fuori sede si atteggia chiaramente quale disciplina dell’attività e non del soggetto, applicandosi alla persona che va fuori sede per conto dell’intermediario, a prescindere dalla sua qualifica di agente o di dipendente (potendo addirittura essere un mandatario). La MiFID disciplina l’agente, non l’attività; non incide in alcun modo sullo statuto normativo del dipendente; non menziona mai l’attività di offerta fuori sede, se non per escluderla dal proprio ambito applicativo, rimettendone così la disciplina alle autonome valutazioni dei singoli legislatori nazionali.

Regolazione

Nel corso degli ultimi anni è aumentata in Europa la commercializzazione di prodotti finanziari caratterizzati da profili di complessità che non sempre consentono agli investitori retail la piena comprensione dei relativi rischi e costi. Al fine di mitigare il rischio di asimmetrie informative, la distribuzione di tali prodotti “complessi” è stata recentemente oggetto di particolare attenzione da parte delle autorità di vigilanza a livello comunitario e nazionale. Anche la Consob si è espressa in materia con una comunicazione, ribadendo l’importanza della due diligence effettuata dall’intermediario su tutti i prodotti complessi che intende offrire alla clientela retail, sia nei processi di design e sviluppo, che di successiva commercializzazione degli stessi. A tal proposito, ci si chiede se il carattere di “mera” raccomandazione della Comunicazione escluda soltanto nella forma la violazione del divieto di gold plating e se tale intervento sia in realtà riconducibile ad una misura in senso lato di product intervention, manifestazione quindi dell’ approccio paternalistico che rinnega la libertà di scelta degli investitori retail.

Regolazione

I comportamenti dell’amministratore in conflitto: le norme speciali del Tub e del Tuf impongono nuovi adempimenti al consiglio di amministrazione. Ecco alcune incongruenze con il diritto comune.

Marco Tofanelli
Regolazione

L’Autorità pubblica l’atteso regolamento sui requisiti professionali degli intermediari assicurativi e riassicurativi. Con un testo che supera le criticità riscontrate nella fase di consultazione. Salvo qualche dubbio operativo.

Regolazione

Vuoto normativo e carenza di supervisione sono linfa della crisi finanziaria. Così il legislatore decide di recuperare il tempo perso. E lo fa a colpi di leggi e documenti di consultazione. Come per la prestazione del servizio di consulenza. Che così resta in bilico tra independent e non-independent advice.

Giurisprudenza

La sentenza a sorpresa della Corte di Cassazione sullo ius poenitendi va oltre la garanzia di una uniforme e corretta interpretazione della legge. Creando confusione. E altri costi per gli intermediari.

Marco Tofanelli
Regolazione

Semplificare. Sburocratizzare. Flessibilizzare. Tutti bellissimi obiettivi. Ma alla prova dei fatti norme e regolamenti piazzano spesso dei pesanti fardelli sulle spalle degli operatori. Come insegna il caso delle nuove regole Ivass sui requisiti professionali degli intermediari assicurativi