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EDUCAZIONE FINANZIARIA
Buone informazioni per le decisioni finanziarie: dove trovarle?

Per il mese dell'Educazione finanziaria, Assonebb ha promosso presso l’Università degli studi di Roma Tre un evento di formazione per sensibilizzare al tema dell’educazione finanziaria. Un dibattito tra mondo finanziario istituzionale e accademico che ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti universitari del corso magistrale di Economia degli Intermediari Finanziari dell’Università degli studi di Roma Tre. Ecco i materiali

Chiara Alvisi

Novembre è il mese dedicato all’educazione finanziaria. Un’occasione per fare il punto e mettere a sistema le iniziative che ormai da anni vedono il coinvolgimento attivo di attori istituzionali del settore finanziario per promuovere l’educazione finanziaria nei territori e sostenere l’ancora modesto livello di alfabetizzazione finanziaria del nostro Paese.  

A questo scopo, lo scorso 26 Novembre, presso l’Università degli studi di Roma Tre, l’Associazione Nazionale per l’ Enciclopedia della Banca e della Borsa (Assonebb) a supporto dello sviluppo della conoscenza e della cultura bancaria e finanziaria, ha promosso un evento di formazione per sensibilizzare al tema dell’educazione finanziaria, intitolato “Buone informazioni per le decisioni finanziarie: dove trovarle?”. Un dibattito aperto tra mondo finanziario istituzionale e accademico che ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti universitari del corso magistrale di Strategie competitive nei servizi finanziari, svolto dal professor Daniele Previati col supporto del dottor Edoardo Lanciano, entrambi docenti del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Roma Tre.

Hanno preso parte al dibattito Daniele Previati, Professore Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari presso Università degli Studi Roma Tre e Presidente Assonebb, Giovanni Parrillo, Direttore responsabile della Rivista Bancaria – Minerva Bancaria e vicepresidente Assonebb, Giovanna Paladino, Direttrice del Museo del Risparmio, Intesa Sanpaolo e consigliere Assonebb, Marilisa Guida, Titolare Divisione Adulti e Scuola-Lavoro del Servizio Educazione Finanziaria di Banca d’Italia e Paola Soccorso, Responsabile ufficio Educazione finanziaria della CONSOB. Nell’introduzione all’evento, il Professore Previati ha offerto alcuni spunti di fondo sul tema dell’evento per stimolare il dibattito e ha fornito alcune informazioni sulle attività svolte negli ultimi due anni da Assonebb sull’enciclopedia digitale Bankpedia.

Gli spunti forniti sono così riassumibili:

1. Quali sono i fattori che incidono sulla  valutazione della qualità delle informazioni per le decisioni finanziarie?

2. È essenziale considerare i destinatari per segmenti (età, livelli di alfabetizzazione finanziaria, genere, ecc.)

3. È oggi e in prospettiva fondamentale valutare l’impatto della digitalizzazione e dell’Intelligenza Artificiale sulla qualità percepita delle informazioni. Infatti, come affermava Marshall McLuhan: “il medium è il messaggio” (Gli strumenti del comunicare – Understanding Media: The Extensions of Man, 1964). 

Per quanto riguarda Bankpedia, il Professore Previati ha ricordato che essa è un’enciclopedia online su temi bancari e finanziari, contenente oltre 6.000 voci, distinte in una sezione in italiano e una in inglese. In sintesi, Bankpedia si presenta come una fonte utilizzata da un pubblico giovane, con un livello di istruzione elevato e una significativa presenza di studenti universitari e professionisti del settore finanziario. Essa appare uno strumento di approfondimento tecnico e formativo, rivolto a utenti con competenze medio-alte e con un interesse consolidato verso i temi economico-finanziari. Nel contempo, esso è un importante strumento di diffusione della cultura finanziaria, con un gradimento prevalente per i temi tradizionali del mondo della finanza, unito a importanti segnali di attenzione verso aree innovative e a crescente rilevanza, come il fintech e la sostenibilità.

Nel dibattito che è seguito, è stata centrale la riflessione sulle fonti da cui oggi i cittadini traggono informazioni sull’andamento dell’economia per prendere decisioni di finanziamento, investimento, pagamento, previdenza, copertura dei rischi.

In particolare, le relatrici Marilisa Guida e Paola Soccorso hanno fornito strumenti di confronto tra possibili fonti e qualche consiglio ai giovani e agli adulti per scegliere quelle più affidabili, evitando truffe e fake news. Sulla scorta delle competenze e dell’impegno sul tema degli attori istituzionali presenti in aula, attenzione è stata posta in particolare al fenomeno del disordine informativo e alla sua tendenza a prendere più forme. Infatti, se la disinformazione coincide con la creazione intenzionale di contenuti sintetici e ingannevoli, la misinformazione è la diffusione inconsapevole di deepfake erroneamente percepiti come autentici. La malinformazione, invece, è l’impiego doloso dei deepfake per ledere la reputazione di individui o istituzioni. I deepfake costituiscono una nuova e sofisticata declinazione della manipolazione digitale e, per la loro capacità persuasiva, amplificano la portata dell’alterazione informativa, rendendo più arduo il discernimento della verità.

La portata delle conseguenze del disordine informativo è tanto maggiore quanto più è evidente il dato sulla tendenza della popolazione a cercare informazioni economico-finanziarie in contesti prevalentemente digitali e/o mediatici. Il 40% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 23 anni, infatti, si informa sulle tematiche economico-finanziarie prevalentemente dai social media. Si tratta molto spesso di spazi digitali “veloci” in cui il rischio di farsi ingannare è alto e in cui la stessa tecnologia tende a rendere l’informazione falsa simile a quella vera. Per cercare di contenere la minaccia, occorre partire dai danni che agli individui, alle loro famiglie, al Paese può provocare l’analfabetismo finanziario. Per far fronte a tali rischi sono essenziali spirito critico e impegno in particolare in una adeguata strategia per promuovere la cultura finanziaria.

I dati nazionali parlano chiaro. Nel confronto internazionale, su una scala da 0 a 100, l’Italia ha ottenuto un punteggio in termini di alfabetizzazione finanziaria di 53 contro una media OCSE di 63.  In Italia, l’alfabetizzazione finanziaria aumenta al crescere del titolo di studio, ma il punteggio è minore tra i giovani tra 18 e 34 anni e nella popolazione con oltre 64 anni. Inoltre, è presente, alla stregua di quanto osservato negli altri Paesi, un divario di genere persistente che penalizza fortemente le donne.

In questa prospettiva, risulta fondamentale sviluppare uno spettro di iniziative per sensibilizzare la società civile alla rilevanza dell’educazione finanziaria attraverso canali di informazione istituzionale, come il portale “l’Economia per Tutti” di Banca d’Italia, la comunicazione schematica e diretta di divulgazione di contenuti a scopo informativo e preventivo attraverso infografiche, la presenza diretta sui social media di autorità di regolamentazione come la CONSOB, nonché la creazione di spazi digitali e reali per esperienze didattiche come quelle del Museo del Risparmio di Torino, presentate da Giovanna Paladino, concepite secondo un approccio multidisciplinare e interattivo in grado di coinvolgere la sfera emotiva e cognitiva.

Tutte queste esperienze sono esemplificative da una parte della priorità socio-economica del tema dell’educazione finanziaria, dall’altra della necessaria prossimità istituzionale che si realizza nell’impegno delle Autorità a fornire i cittadini di strumenti conoscitivi sufficienti ad una sana e prudente gestione del risparmio, alla progettazione del proprio futuro, così sostenendo la partecipazione attiva degli stessi alla vita economica del Paese.

Allo scopo di promuovere l’impegno di giovani donne nella ricerca su temi finanziari, la conferenza ha trovato conclusione con l’assegnazione del Premio Francesco Parillo 2024 per le “Prime Pubblicazioni” a Elisa Monteleone e a Chiara Alvisi. Quest’ultima ha proposto, in concomitanza del mese dell’educazione finanziaria e della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una breve esposizione dello stato dell’arte della ricerca accademica sul tema dell’educazione finanziaria delle donne.

VEDI LE PRESENTAZIONI:

Perché le donne partono in svantaggio

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Un ruolo per i giovani

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