Grazia Bonante
Bonante

Grazia è counsel del gruppo “Financial Services” di Freshfields Bruckhaus Deringer LLP e si occupa di diritto dei mercati finanziari.

È specializzata nei settori del diritto bancario, dell’intermediazione finanziaria e assicurativo e presta la propria consulenza in via continuativa in materia di diritto bancario e diritto dei mercati finanziari a intermediari stranieri e domestici.

Ha prestato assistenza nella costituzione di banche, intermediari finanziari, società di investimento mobiliare e società di gestione del risparmio e in diversi procedimenti di impugnazione di sanzioni irrogate a esponenti bancari in esito a ispezioni della Banca d’Italia. Presta consulenza a primari intermediari creditizi in merito alla regolamentazione primaria e secondaria dell’attività bancaria (trasparenza bancaria, predisposizione di piani di risanamento e risoluzione, capital adequacy e misure di protezione del rischio a fini di adeguatezza patrimoniale, regolamentazione dei mercati borsistici e della attività di trading e post-trading, regolamentazione delle attività di custodia, organizzazione delle reti distributive, prestazione di servizi di investimento, distribuzione di prodotti assicurativo-finanziari).

Si è laureata in giurisprudenza presso l’università La Sapienza di Roma ed ha conseguito un L.L.M. in Corporate and Commercial Law e Law of International Finance presso il King’s College di Londra nel 1996.

Ha pubblicato su FCHub:

Grazia Bonante, Daniele de Ferra
Regolazione

La Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 (Legge di Stabilità 2017) ha introdotto i “piani individuali di risparmio a lungo termine” o “PIR”, che rappresentano una forma di investimento innovativa per le persone fisiche residenti in Italia. Secondo quanto indicato dal MEF, i PIR hanno da subito riscosso un notevole successo e si stima che la raccolta superi i due miliari di Euro nel 2017. I PIR costituiscono una forma di investimento che mira a canalizzare il risparmio delle persone fisiche verso il sistema imprenditoriale italiano, attraverso investimenti stabili e duraturi in strumenti finanziari emessi da imprese operanti in Italia. Negli auspici, l’elemento che dovrebbe decretarne il successo è l’esenzione dalla tassazione dei redditi finanziari generati dagli investimenti. L’ esenzione, tuttavia, è subordinata al rispetto dei vincoli di investimento previsti dalla legge e di un vincolo di detenzione per un periodo minimo di cinque anni. Vista la particolare complessità dei vincoli agli investimenti, la normativa impone il coinvolgimento di operatori qualificati (intermediari abilitati e imprese di assicurazione), ai fini dell’istituzione dei piani individuali di risparmio. I PIR costituiscono un’occasione anche per banche, imprese di investimento, società di gestione del risparmio e imprese di assicurazione, che possono arricchire la propria offerta di soluzioni di investimento con un nuovo prodotto dedicato al pubblico retail.

Raffaele Lener, Grazia Bonante
Regolazione

Fra gli orrendi acronimi cui il legislatore comunitario ci sta abituando si sono prepotentemente inseriti, da qualche tempo, i PRIIPs. Si tratta dei prodotti di investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati, di cui al regolamento comunitario n.1286 del 2014. Scopo del regolamento è creare un sistema di informazioni trasparenti e, per come possibile, semplici, destinato alla clientela comune, oggi chiamata “al dettaglio”.