Libri

a cura di Filippo Cucuccio

Tutti i requisiti di una buona governance

Luigi A. Bianchi “La gestione dell’impresa - I consigli di amministrazione tra regole e modelli organizzativi”, Ed. Il Mulino, Bologna, 2021, pag.312, Euro 22,00

Filippo Cucuccio

In un periodo storico in cui l’acronimo ESG – Environmental, Social e Governance sta registrando un picco di popolarità fino a poco tempo fa insospettabile, va peraltro sottolineato che l’attenzione dei più sembra concentrarsi sui primi due fattori della triade, come lascerebbero intendere anche i principali esiti dei due recenti incontri del G20 e del Cop ‘26.

Nell’ottica di uno sviluppo socio-economico realmente sostenibile, trascurare il terzo fattore, la Governance, sarebbe invece un clamoroso errore di valutazione. Anche per questo va accolto con interesse questo libro che, come già intuibile dal sottotitolo, accende un faro di attenzione sulle regole e sui modelli organizzativi dei consigli di amministrazione delle società. Una materia considerata generalmente appannaggio intellettuale di una cerchia ristretta di specialisti, ma la cui comprensione si rivela cruciale, non solo per accrescere il livello di conoscenze personali, ma, anche e soprattutto, per acquisire una maggiore consapevolezza del loro impatto nella realtà del nostro Paese.

L’Autore, Luigi Arturo Bianchi, docente di Diritto Commerciale all’Università Bocconi di Milano e con un’esperienza maturata sul campo nella sua veste di consigliere di amministrazione e di membro di organi e organismi di controllo e di vigilanza in grandi imprese, traccia in questo libro un quadro sistematizzante di una materia tanto complessa quanto affascinante, offrendo al lettore il necessario supporto cognitivo, arricchito dagli esiti del proprio vissuto professionale. Il tutto con un linguaggio chiaro e accessibile, che, pur non pagando dazio al rigore scientifico, rende la lettura del testo sicuramente attraente.

L’impianto del libro, articolato in 12 capitoli, dopo le prime due parti, che ospitano una descrizione accurata della specifica situazione italiana e del relativo quadro di riferimento normativo, passa ad esaminare le caratteristiche distintive del governo societario italiano, cogliendone le differenze più rilevanti rispetto al modello adottato negli Stati Uniti definito “board centric”; per poi soffermarsi sull’illustrazione dettagliata degli obblighi gestionali degli amministratori.

Dopo questa prima parte l’itinerario intellettuale proposto dall’A. affronta il tema cruciale della direzione d’impresa, descrivendo gli aspetti organizzativi e strategici ad esso correlati e conseguenti. Vengono, così, attentamente analizzati gli obblighi degli amministratori legati, sia alla gestione corrente, sia alle operazioni straordinarie.

A completare la trattazione della materia del governo societario concorrono, poi, i capitoli dedicati agli obblighi di controllo che fanno capo agli amministratori, le peculiarità che li contraddistinguono nello svolgimento della loro “mission” in una società di emittenti; profilo, quest’ultimo, che accoglie anche l’analisi delle figure degli amministratori indipendenti e di quelli nominati dalle minoranze societarie. 

Il libro si chiude con un numero limitato (ma di notevole significatività) di pagine consacrate ad illustrare il ruolo del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili, una figura introdotta nel nostro ordinamento giuridico dalla cosiddetta Legge sul Risparmio del 2005. Di questa figura, di grande rilievo aziendale, vengono esaminati, in particolare, i livelli di autonomia operativa di cui deve essere dotata per uno svolgimento soddisfacente dei propri compiti e la sua interrelazione con gli organi delegati della società.

Giudicherà il lettore se l’obiettivo ambizioso dell’A., citato nella Presentazione del libro, di proporre una guida destinata a colmare un’evidente e seria lacuna editoriale in questa materia del governo societario, sia stato effettivamente raggiunto. Rimane, in ogni caso, il merito non banale di un’originalità di approccio, che ne consente una reale fruibilità allargata al grande pubblico.