RIFORME/I CONSIGLI DELL'OCSE
Tre sfide da non perdere

Bastano tre grafici a fotografare lo stato di arretratezza del paese e la sfida che deve affrontare il Recovery Plan. Sono quelli che l’Ocse ha messo in evidenza parlando dell’Italia nel suo ultimo rapporto “Going for growth” (https://www.oecd.org/economy/growth/Italy-country-note-going-for-growth-2021.pdf) e che qui riproduciamo. I confronti con gli altri contribuiscono a peggiorare il quadro: l’indice che misura la disuguaglianza ci mette dietro la Grecia; quello della qualità dell’aria è peggio di quello della Francia e della Spagna e allo stesso livello di Turchia e Belgio; il livello del Pil rispetto ai “best performers” dell’Ocse ci trova più o meno alla pari con la Repubblica Ceca. La raccomandazione principale del Rapporto è di mettere mano alla riforma della Pubblica amministrazione per dare qualità alla gestione degli investimenti pubblici. Ma restano anche in agenda tutti i nodi che ci trasciniamo dietro da tempo, dalla riduzione dei tempi della giustizia civile al sistema educativo alle riforma fiscale. Con due raccomandazioni ben precise su questo fronte: ridurre il numero delle aliquote Iva, disboscare le tax expenditures, e tornare a tassare la prima casa.