Politica gestionale dell’azienda bancaria diretta a contenere il grado di variabilità dei depositi. Tale politica non va intesa con riferimento ai singoli conti, bensì ad aggregati di depositi o al complesso delle componenti della raccolta: lanotevole movimentazione dei singoli depositi, infatti, è particolarmente gradita alla banca sia per gli effetti positivi che essa produce sui ricavi, grazie al gioco delle valute e delle commissioni percepite, sia per le migliori possibilità di compensazione tra gli accreditamenti e gli addebitamenti che ne conseguono. La stabilizzazione dell’ammontare dei depositi nel tempo permette di ridurre le esigenze di riserve liquide e di allargare il ventaglio degli impieghi in relazione alla loro durata e alla loro redditività. Alla stabilizzazione dei depositi contribuiscono una razionale distribuzione ed espansione territoriale degli sportelli, un’adeguata diversificazione degli strumenti di raccolta, l’ampliamento e la diversificazione dei soggetti depositanti. L’articolazione territoriale e settoriale dell’attività, in particolare, consente di realizzare un’adeguata compensazione tra gli alterni andamenti stagionali (v. fluttuazione dei depositi). Non particolarmente efficace quale strumento di stabilizzazione si rivela la variazione del saggio di remunerazione offerto sulle varie componenti: l’onere in termini di interessi passivi addizionali tende, infatti, ad annullare il vantaggio in termini di minori costi opportunità derivante dalla riduzione delle riserve secondarie.