I Social Impact Bond, in circolazione dal 2010, sono titoli di debito che il promotore di un progetto può emettere per raccogliere capitali da destinare a progetti ad impatto sociale, con l’obbligo di restituire il capitale e fornire una remunerazione solo se il progetto ha prodotto un impatto sociale. In tal modo, l’investitore è esposto agli stessi rischi dei promotori e, sebbene disposto a tollerare simili rischi in quanto socialmente responsabile, richiederà un elevato livello di trasparenza sul progetto finanziato. I volumi crescono a ritmi elevati (325 milioni di euro nel 2019, dai 50 del 2013). In futuro, i volumi cresceranno ancora, soprattutto se gli standard di emissione saranno sempre più uniformi.
I capitali provengono da investitori privati analogamente ad altri titoli di debito; tuttavia, mentre un titolo di debito c.d. tradizionale di solito garantisce all’investitore il rimborso del capitale versato più interessi periodici2, nel SIB il rimborso del capitale e la remunerazione da interessi sono garantiti solo se gli obiettivi di impatto sociale del progetto finanziato sono stati raggiunti.