Stefano Siglienti “Le banche per lo sviluppo - Gli scritti sulla Rivista Bancaria”, Editori Laterza, Bari, 2024, pagg.301, sip
Il cammino economico finanziario e sociale del Paese dall’immediato Dopoguerra fino alla soglia degli anni ’70 del secolo scorso attraverso gli scritti di un protagonista
Si arricchisce di un nuovo titolo la Collana “Storia e Società”, realizzata grazie al Contributo dell’Associazione Bancaria Italiana e dell’Istituto Luigi Einaudi per gli studi bancari, finanziari e assicurativi.
Dopo essersi occupati delle figure di Luigi Einaudi, Paolo Baffi, Carlo Azeglio Ciampi, Guido Carli, etc, questa volta a finire sotto i riflettori è Stefano Siglienti: in realtà, un gradito ritorno, dopo il volume a lui dedicato nel 2021 sempre nella stessa Collana, contenente i testi delle Relazioni Assembleari dell’ABI, svolti nella sua qualità di Presidente dell’Associazione; un incarico durato dal 1945, fino al momento della sua scomparsa, avvenuta nel 1971.
In questo nuovo libro sono, invece, presentati 33 suoi scritti pubblicati in momenti diversi su Riviste e quotidiani e, poi, riproposti sulla Rivista ufficiale dell’ABI. Un insieme di contributi, di varia natura e finalità, che, oltre a testimoniare il valore del suo pensiero scientifico in campo economico e, specificamente, bancario, certifica l’impegno professionale ed operativo di un uomo, che è stato anche Presidente del più importante degli Istituti di Credito Speciale, l’Istituto Mobiliare Italiano (anche in questo caso, per un arco di tempo particolarmente lungo, 1946 – 1971).
Il volume, oltre a contenere un’interessante Prefazione firmata dai Presidenti delle due Istituzioni sponsor dell’iniziativa editoriale, Antonio Patuelli e Maurizio Sella, ospita una puntuale Nota di Presentazione del Curatore, Federico Pascucci, che, al di là di alcune opportune avvertenze e precisazioni di natura redazionale, si rivela particolarmente utile per il lettore che voglia affrontare in modo consapevole la lettura dei testi proposti. In questa ottica va, poi, segnalato il saggio elaborato da Giovanni Farese, Ordinario di Storia dell’Economia presso l’Università Europea di Roma, ricco di note esplicative e riferimenti bibliografici, che offre un ritratto completo della personalità di Stefano Siglienti, mettendone in evidenza le numerose, specifiche sfaccettature e i segni tangibili dell’impegno professionale profuso al servizio delle Istituzioni e del Paese.
L’impianto del libro si articola in sei parti, con una suddivisione dei testi che, come meglio si vedrà tra poco, risulta particolarmente indovinata. Nella prima parte sono accolti i contributi presentati in occasione della Giornata del Risparmio, legati tra loro, in realtà, unicamente dal filo rosso di questo evento, presentando dei contenuti certamente variegati.
Nella seconda parte gli scritti offerti al lettore contribuiscono a mettere in risalto il profilo di banchiere del loro autore, con una competenza tecnico – operativa, preziosa nell’individuare gli aspetti cruciali ed identitari del “modus operandi” dei nostri intermediari creditizi.
Segue una terza parte, in cui sono ospitati cinque contributi predisposti per un tema di notevole importanza teorica e operativa per quel periodo storico, facendosi riferimento al lungo processo di convertibilità delle principali monete europee, compresa la nostra; processo, di cui, nella seconda metà degli anni ‘50 del secolo scorso, lo stesso Siglienti è stato attento testimone e valido protagonista.
Come bene sottolinea il Curatore del volume, i 4 contributi della quarta parte sono funzionali ad “una logica più direttamente connessa all’ordinarietà dell’impegno dell’ABI al servizio delle banche aderenti”, spaziando dal tema dell’apertura dell’Italia ai capitali privati esteri, indispensabile per supportare il processo di ricostruzione post bellico del Paese, ad altri aspetti non meno interessanti: l’illustrazione, sia del profilo del banchiere Angelo Molteni, che del pensiero di Luigi Luzzatti e una valutazione del testo delle leggi sulle imposte dirette appena pubblicato.
Le ultime due parti del volume sono anch’esse accomunate dalla sottolineatura dell’impegno dell’ABI, speso sui versanti esterno ed interno all’Associazione. Infatti, nella parte quinta si trova gli scritti di Siglienti, legati all’iniziativa, da lui fortemente voluta, di un Convegno Internazionale sul Credito; nell’auspicabile ottica della riacquisizione da parte del nostro sistema bancario e anche del Paese di un ruolo significativo nel consesso internazionale.
Nella parte sesta, infine, i due contributi scelti testimoniano l’evoluzione della Rivista ufficiale dell’ABI, con il duplice passaggio dalla “Rassegna Economico Finanziaria” alla “Rassegna dell’Associazione Bancaria Italiana” nel 1947 e, successivamente, due anni dopo, da quest’ultima a “Bancaria”. Un cambio di testate che segna, nella persistenza dell’impegno dell’ABI a confermarsi centro di diffusione culturale del settore bancario – finanziario, l’adeguamento alle evoluzioni nel frattempo in esso registratesi con la configurazione delle nuove opportunità e delle collegate criticità.
In definitiva, questo è un libro che, attraverso la riproposizione e il completamento del profilo di Stefano Siglienti attraverso i suoi scritti apprezzabili anche per la chiarezza espositiva e per lo stile scorrevole , ripercorre il cammino economico finanziario e sociale del Paese, dall’immediato Dopoguerra fino alla soglia degli anni ’70 del secolo scorso, offrendo spunti di riflessione metodologica e scientifica, che possono tornare utili anche nel problematico contesto attuale .