Eba, Esma, Eiopa, vale a dire le tre autorità europee di regolamentazione del sistema finanziario, lanciano un allarme sui rischi delle criptoattività. Il commento del commissario Consob Paolo Ciocca
«Le criptoattività e più in generale il fintech avranno un futuro solo se questo mondo accetterà di sottoporsi alla regolamentazione. Solo così questo nuovo modo di fare finanza potrà aprirsi al pubblico indistinto ed essere inclusivo, come dichiara di voler essere». Lo afferma il commissario della Consob, Paolo Ciocca (nella foto), all’indomani del warning* diffuso dalle tre autorità europee di regolamentazione del settore finanziario, Eba, Esma ed Eiopa, sui rischi delle criptoattività per i risparmiatori.
Ma non possono bastare le grida d’allarme delle autorità di vigilanza, occorre intervenire per accorciare i tempi dell’entrata in vigore delle regole Ue, osserva Ciocca. Con i regolamenti europei, Pilot, Micar e Dora, presto ci sarà la cornice normativa che segna il passaggio dal far west di oggi ad uno standard di regole direttamente applicabili in tutta la Ue.
Per quanto riguarda l’Italia, dice il commissario Consob, «dobbiamo prepararci ad approntare quelle regole nazionali che non sono toccate dalla legislazione europea e che rappresentano il presupposto, il fondamento di tutto». Ciocca si riferisce in particolare alle norme di diritto civile e commerciale, necessarie affinché le imprese possano emettere titoli sulla blockchain e gli investitori possano acquistarle e venderle. Serve poi «una vigilanza su questi registri, in modo che siano chiari ruoli, centri di imputazione e responsabilità. In altre giurisdizioni, come Germania, Francia e Lussemburgo, queste regole ci sono già».
Quanto alla guerra in Ucraina, Ciocca evidenzia che «il mondo è cambiato e si è creata una polarizzazione. Non è un caso che gli Stati Uniti puntino con determinazione ad uno sviluppo olistico dell’ecosistema degli asset digitali. Al tempo stesso la Cina ha chiuso al mercato della blockchain, e lo stesso ha fatto la Federazione russa. La potenza di mining si sta quindi spostando in Occidente. Dal punto di vista strategico questa è una grande opportunità».
*in allegato il testo del warning