Pubblicato il n. 1-2 /2022 di Rivista Bancaria

Il fascicolo è disponibile anche on line al sito www.rivistabancaria.it

È stato appena pubblicato il numero 1-2/2022 di Rivista Bancaria – Minerva Bancaria.  Gli articoli sono disponibili anche on line al sito www.rivistabancaria.it .

Il numero si apre con l’editoriale di Giorgio Di Giorgio, presidente del Comitato Scientifico della Rivista e professore di Teoria e Politica Monetaria alla Luiss, “A new normal? Il dilemma delle banche centrali tra alta inflazione e rischi di stagnazione”. L’editor analizza a fondo il dilemma in cui FED e BCE si trovano, strette fra il rialzo dell’inflazione e la necessità di non soffocare la ripresa. La FED sembra aver già preso le sue decisioni, più incerto appare lo scenario per la BCE. “Il quadro complessivo rimane fortemente dipendente dagli sviluppi del conflitto in Ucraina. Qualora questo terminasse a breve, è plausibile che i fattori di rischio downside all’economia possano rapidamente essere riassorbiti, conducendo la BCE a valutare con attenzione,[1]  subito dopo l’estate, la cessazione degli stimoli e l’avvio della normalizzazione della politica monetaria anche sul fronte dei tassi di interesse. Un prolungato scenario di guerra consiglia invece di non attivare interventi che potrebbero rendere inevitabile una nuova forte contrazione dell’attività economica nell’Eurozona, a distanza di pochi mesi dall’uscita dalla più grave recessione mondiale degli ultimi due secoli”.

Claudio Boido e Luca Marchiani nel loro saggio,  “La diversificazione e le strategie di trend following in un portafoglio di criptovalute, analizzano la capacità di diversificazione di un paniere composto dalle criptovalute più significative, tenendo in considerazione la non-normalità della distribuzione dei rendimenti, e applicando le strategie “trend following”. I risultati ottenuti evidenziano che il Bitcoin consegue i rendimenti più significativi rispetto alle criptovalute presenti nel campione e che l’inserimento delle criptovalute in portafoglio e l’adozione delle strategie trend following hanno messo in evidenza la possibilità di raggiungerei risultati più performanti rispetto alla strategia buy and hold. 

Valentina Lagasio  e  Chiara Torriero nel loro saggio, “DLT e blockchain nei processi di back-office nel settore bancario: il progetto “Spunta Banca DLT” , esplorano le peculiarità del progetto “Spunta Banca DLT”, coordinato da ABI Lab, che promuove l’automazione dei processi di back-office bancari applicando la Distributed Ledger Technology al tradizionale processo di Spunta Interbancaria. La “coopetition”, mediante accordi consortili tra gli operatori di mercato, risulta una soluzione per condividere costi e rischi delle sperimentazioni, nonché accelerare la trasformazione digitale.

Il contributo di Mazen M. Diwani e  Rita L. D’Ecclesia, International evidence on Bank Profitability. A survey” esamina  65 recenti ricerche sul tema della redditività bancaria, nelle diverse aree geografiche e su diversi orizzonti temporali, con l’intento di proporre una classificazione delle variabili che la determinano. Pur nella profonda diversità dei contesti socio-economici, legali e tecnici, dallo studio emergono gli indicatori economici e finanziari che influenzano la redditività bancaria nelle varie aree geografiche a seconda dell’indice utilizzato per misurarla (ROA o ROE),  della dimensione della banca, e dell’orizzonte temporale usato.

Il n. 6 è ricco poi di rubriche e approfondimenti di viva attualità sulla crisi geopolitica e sulla innovazione tecnologica nel settore finanziario.

Sulla crisi, Marcello Messori, Come ridurre i rischi di stagflazione, propone una strategia di politica economica per rispondere alle sfide poste dall’invasione dell’Ucraina centrata su tre tasselli a livello UE: una politica che garantisca spazi fiscali nazionali adeguati per gestire le carenze energetiche e le altre strozzature negli approvvigionamenti di materie prime; una difesa comune dell’integrità territoriale dell’Unione; una ricalibrazione della Recovery and Resiliente Facility rafforzando la sua capacità fiscale centralizzata. Sullo stesso tema, Federico Arcelli e Claudio Torcellan, “Un nuovo e imprevedibile contesto”,  si soffermano sulle conseguenze per il settore finanziario derivanti dallo scenario aperto dalla  guerra in Ucraina e sulle implicazioni strategiche perché gli intermediari possano affrontare questa nuova sfida.

Sul fronte della innovazione finanziaria due rubriche ci forniscono utili elementi di interpretazione.  Liliana Fratini Passi, con “Evoluzione tecnologica e accelerazione digitale. Il futuro dell’industria finanziara nel never normal,  ci dà conto degli sviluppi nel settore alla luce della accelerazione imposta dalla p[2] andemia, nel contesto dei piani del PNRR e dell’evoluzione della finanza digitale, sia sul piano degli accordi di mercato, sia delle proposte di  regolamentazione. Marco Marazia propone il case study di Widiba, spiegandone il modello di business in uno scenario di forte evoluzione tecnologica e di attenzione alla educazione e consapevolezza finanziaria. Il comportamento dei risparmiatori durante la grave crisi economica indotta dalla pandemia viene analizzato, infine, da Simona Fallocco e Chiara Oldani nell’articolo “Le buone ragioni dei risparmiatori”. Mentre Maurizio Liuti ci fornisce indicazioni sui debitori, basate gli ultimi dati sulle richieste di credito di famiglie e imprese, che tendono a normalizzarsi dopo la crisi. Completa, come di consueto,  il numero l’attualissima voce di Bankpedia “Inclusione Finanziaria”, di Gian Paolo Stella ed E. Anna Graziano.

Giovanni Parrillo