“Il Capitale nel XXI secolo” è diventato un film. Il libro dell’economista francese Thomas Piketty, uscito nel 2013 e diventato presto un bestseller internazionale (qualcuno dice malignamente: il bestseller meno letto), è stato trasposto dal regista neozelandese Justin Pemberton in un documentario di 100 minuti, che verrà diffuso il 19 ottobre sulle piattaforme digitali.
Il lavoro di Pemberton, racconta il “Financial Times”, è durato due anni, e ha pescato a piene mani negli archivi, soprattutto di Hollywood, per trasformare la storia dell’accumulazione del capitale attraverso i secoli (si parte dal Seicento, si arriva al 1980), e il materiale di dati, in immagini.
Una delle scene più significative sembra essere quella dell’esperimento condotto dallo psicologo di Berkeley Paul Piff usando il gioco del Monopoli. Ai giocatori a cui viene assegnato con un sorteggio casuale una dotazione doppia di denaro per giocare diventano subito presuntuosi e poco caritatevoli, come se il loro successo non fosse dovuto alla semplice fortuna ma loro meritassero di vincere. Allo stesso modo, chi è vittima delle ineguaglianze, è perché lo merita. È evidente cosa vuol dire applicare questo atteggiamento nella società.