VETRINA STARTUP / REALTA' AFFERMATE E NUOVE PROMESSE
OPYN

Borsadelcredito.it diventa Opyn per segnare il passaggio della società da piattaforma di peer to peer lending a Digital Lender e Lending as a Service Platform. Già oggi tra i primi digital lender italiani, Opyn punta a diventare una delle principali realtà fintech europee. Principali clienti: grandi aziende e le istituzioni finanziarie

  1. Chi siamo e che cosa facciamo

Opyn, ex BorsadelCredito.it, è la prima piattaforma che rende accessibile e rapido l’accesso al credito per le aziende e semplifica il lavoro delle banche. Nata nel 2012 come broker di prestiti online, oggi – grazie ad una tecnologia proprietaria, altamente innovativa e paperless – offre, da un lato, finanziamenti in 24h e denaro in pochi giorni alle PMI italiane e, dall’altro, il proprio software as a service a realtà finanziarie e corporate, che attraverso intelligenza artificiale e machine learning vogliono supportare i loro clienti in maniera istantanea e smart. 

Il cambio di nome segna il passaggio definitivo della società da piattaforma di peer to peer lending (prestito tra pari) a Digital Lender e Lending as a Service Platform. È l’avvio di una nuova fase di maturità nella vita della società e consolida un’espansione del business che vede la fintech affiancare al servizio di digital lending quello di embedded finance, strutturandosi sempre più come abilitatore tecnologico per la finanza tradizionale e per le aziende non finanziarie attraverso la licenza d’uso del proprio software a terzi. 

2. Qual è l’idea che ci ha spinto 

La trasformazione di BorsadelCredito.it in Opyn segue l’evoluzione del mercato: nel prossimo futuro il lending digitale diventerà parte integrante dei servizi che le banche offriranno all’economia reale e sarà una nuova linea di business delle grandi aziende non finanziarie (embedded finance). Opyn sarà in prima linea in questa evoluzione in qualità di abilitatore tecnologico: è, e sempre più sarà, un partner per le banche, gli asset manager e per le grandi imprese non finanziarie, volto ad aiutarle nella digitalizzazione, mettendo mette la propria tecnologia di lending a disposizione delle aziende che vorranno andare incontro alle crescenti necessità di semplicità e rapidità delle Pmi, in un contesto in cui queste ultime richiedono servizi più snelli e interamente paperless.

In questo modo Opyn consolida un percorso di collaborazione con il mondo della finanza tradizionale già avviato negli ultimi due anni come BorsadelCredito.it, che ha visto la società stringere accordi industriali e operazioni finanziarie con primari istituti finanziari quali Azimut, Intesa Sanpaolo, Banca Valsabbina, Banca Ifis

3. Quali risultati abbiamo ottenuto 

Il nuovo brand arriva in una fase di grande crescita. Il primo semestre del 2021 si è chiuso con circa 6 milioni di euro di ricavi (contro i 4 dell’intero 2020) e circa 2 milioni di EBITDA positivo. Numeri che proiettano per la fine del 2021 una crescita anno su anno di circa 4 volte i ricavi e 10 volte l’EBITDA.

Se guardiamo ai prestiti, come BorsadelCredito.it abbiamo erogato oltre 307 milioni di credito, e nei primi sei mesi del 2021 abbiamo supportato 563 aziende per 154 milioni, diventando leader in Italia. 

4. Quali sono i nostri prossimi obiettivi 

«Presto le istituzioni finanziarie e le grandi aziende saranno i principali clienti del fintech e noi saremo un punto di riferimento per ogni servizio legato alle imprese, prima in Italia e poi anche all’estero», spiega Ivan Pellegrini, CEO e Co-Founder di Opyn (nella foto). Se oggi BorsadelCredito.it è tra i primi digital lender italiani, domani Opyn sarà tra le principali realtà fintech europee: oltre al grande salto di quest’anno, ci aspettiamo anni di forte crescita, con ricavi che tra tre-cinque anni saranno superiori a 100 milioni di euro ed EBITDA Margin del 40% e a fare da traino sarà proprio la nuova strategia di lending as a service e di espansione internazionale. Attraverso l’adozione di un nome internazionale, infatti, Opyn prepara il terreno per una strategia di espansione europea che avrà inizio nel prossimo biennio.

5. Il messaggio che vogliamo lasciare 

L’alternative lending è una realtà sempre più importante: in Europa, stando alle previsioni di Statista, sfiorerà gli 8 miliardi di euro nel 2021. In particolare, il lending alle imprese è in forte crescita a livello internazionale: secondo il Centro per l’Alternative Finance dell’Università di Cambridge, nel 2020 i prestiti alle Pmi hanno toccato nel mondo (esclusa la Cina) 43 miliardi di euro, un aumento del 51% anno su anno.

Gli Usa hanno prestato via lending oltre 27 miliardi nel 2020, il Regno Unito 14 miliardi e l’Europa 4,4 miliardi. In questo contesto, l’Italia appare essere il mercato più vigoroso dell’Europa continentale: secondo il report “Il Fintech dalla a alla z” realizzato dal Politecnico di Milano, Unioncamere e Innexta, il volume di erogato realizzato dal direct lending nel 2020 in Italia è di oltre 1,6 miliardi, in aumento di 4,5 volte rispetto all’anno prima.

Una crescita che sta anche accelerando: secondo l’ultimo report di P2P Market Data relativo al mese di luglio, da inizio 2021 le società del lending hanno già prestato oltre 2 miliardi. In questo contesto, Opyn si posiziona tra le principali realtà italiane (già nel 2020 BorsadelCredito.it si è attestata come piattaforma in maggiore crescita nel Paese) e alla pari di molti competitor europei in termini di dimensioni, volumi erogati e soprattutto capitale tecnologico.

S. D’A. 

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