CDP Venture Capital (Sgr al 70% di CDP Equity e al 30% di Invitalia), cioè il Fondo nazionale Innovazione con un miliardo di risorse in gestione, ha varato il Fondo Technology Transfer.
Il Fondo avrà una dotazione iniziale di 150 milioni di euro, e supporterà la nascita e lo sviluppo di startup c.d. deep tech, provenienti da selezionati ambiti di ricerca e con ampie prospettive di sviluppo industriale.
Guidato da Claudia Pingue, il Fondo si focalizzerà su alcune aree della ricerca scientifica e tecnologica particolarmente rilevanti per il nostro Paese e promettenti in ottica Venture Capital. Su tali aree stipulerà accordi con primarie Università e Centri di Ricerca per finanziare le fasi iniziali di vita delle startup e avvierà l’operatività di nuovi gestori di fondi verticali specializzati.
Attraverso un mix di investimenti diretti e indiretti, il Fondo Technology Transfer, si pone come un attore primario per superare il gap di competenze e capitali tra Ricerca e Mercato con il fine ultimo di creare nuove generazioni di imprenditori di successo e investitori qualificati e riconosciuti.
«La sfida del Fondo sarà quella di valorizzare le migliori competenze tecnologiche, le invenzioni, la creatività e i talenti, che nascono all’interno dei centri di ricerca e nei sistemi universitari italiani potenziandone le capacità imprenditoriali e creando terreno fertile per la collaborazione con le realtà industriali consolidate», commenta Francesca Bria, presidente di CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione.
Dal punto di vista della ricerca l’Italia è all’avanguardia e si posiziona all’8° posto a livello mondiale per numero di pubblicazioni scientifiche e per numero di ricercatori e al 10° posto per numero di brevetti presentati all’Ufficio europeo dei brevetti. «Tuttavia, nel momento di tradurre i progressi scientifici in innovazione, non sempre il nostro Paese riesce a conseguire risultati soddisfacenti», aggiunge Bria. «Attraverso questo fondo, in sinergica collaborazione con Università e Centri di Ricerca, valorizziamo il nostro patrimonio scientifico per incrementare il livello di innovazione e di competitività del sistema della ricerca e industriale italiano».