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approfondimenti/Mercato finanziario
Le regioni con buone performance ESG hanno un sistema finanziario più inclusivo

Un'analisi mostra come sostenibilità ambientale, sociale e governance influenzino accesso al credito e rischio bancario: nelle regioni che integrano i fattori ESG, per esempio, cresce l'accesso ai mutui ipotecari 

Massimo Arnone e Angelo Leogrande
Massimo-Arnone
Angelo-Leogrnade

La sostenibilità è stata uno dei principali motori dello sviluppo del settore finanziario negli ultimi anni, influenzando notevolmente i modelli di business delle banche e il comportamento di indebitamento delle famiglie.

Con un’analisi empirica che consiste nella stima di modelli di dati panel – con effetti fissi, casuali e dinamici, nell’articolo pubblicato sul numero 4/2025 di Rivista Bancaria – Minerva Bancaria, www.rivistabancaria.it cerchiamo di rispondere alla seguente domanda: “qual è il ruolo della sostenibilità regionale nella capacità delle famiglie di accedere al credito e nella propensione delle banche a offrire finanziamenti ipotecari”.

L’interesse su questo tema è nato dalla convinzione che la sostenibilità non sia solo un limite normativo, ma anche un efficace motore di competitività e solidità finanziaria. L’integrazione dei fattori ESG nel processo di valutazione del rischio del prestito riduce le asimmetrie informative e migliora la qualità del portafoglio prestiti, sebbene possa avere l’effetto opposto, suscitando un rischio reputazionale, in particolare in presenza di “greenwashing” associato all’assenza di criteri di valutazione convergenti a livello globale.

Questo cambio di approccio è divenuto sempre più urgente a seguito dell’evoluzione della pandemia di COVID-19 e alla crescente urgenza della transizione ecosistemica. La sostenibilità da fattore prettamente interno inerente le politiche gestionali adottate dalle banche deve necessariamente trasferirsi ai contesti regionali in cui esse operano.

Guardando ai risultati ottenuti dall’analisi inerenti la dimensione ambientale (E), emerge che le regioni con un degrado ambientale relativamente alto hanno una minore attività creditizia, mentre i territori con migliori performance ambientali hanno un’attività di mutui ipotecari maggiore. Anche il fattore Sociale (S) è positivo per i volumi di mutui. Le regioni dove sono presenti famiglie contraddistinte da condizioni economiche peggiori e che vivono condizioni di alta deprivazione (sia abitativa che di partecipazione sociale) hanno una maggiore propensione alla domanda di debito, alimentata dalle politiche di debito presenti nella regione, insieme alle campagne di recupero dei distretti urbani.

La dimensione Governance (G), al contrario, ha esiti inconcludenti: la fiducia istituzionale, l’innovazione e l’accesso digitale contribuiscono all’adozione del mutuo, ma un’eccessiva estensione della sfera delle politiche pubbliche non è utile, mentre un eccessivo pessimismo economico è limitante.

Pertanto, possiamo affermare che la sostenibilità gioca un ruolo indispensabile nel processo di sviluppo del mercato del credito. Le banche che operano in territori in cui le performance ESG sono elevate godono di ambienti più sicuri con un migliore equilibrio rischio-redditività. La relazione non è diretta; tuttavia, una cattiva governance, il rischio ambientale o la disuguaglianza sociale possono deteriorare i livelli di fiducia e ridurre la capacità delle famiglie di contrarre il prestito.  

Da un punto di vista delle implicazioni di policy, possiamo evidenziare che le banche, da un lato dovranno, nel prossimo futuro, integrare strutturalmente i fattori ESG nei modelli di gestione del rischio, in modo che le valutazioni del merito creditizio tengano conto delle condizioni ambientali e del livello sociale. Le istituzioni pubbliche, dall’altro, dovranno collaborare attivamente con le istituzioni finanziarie per promuovere decisioni di investimento sostenibili e ampliare l’accesso al credito, anche per i paesi economicamente fragili.

La sostenibilità, quindi, appare non solo come un obiettivo etico/ambientale, ma anche come un pilastro di efficienza dell’economia e un punto di ancoraggio per la coesione sociale. Le regioni italiane che saranno in grado di integrare i principi ESG nelle loro strategie di sviluppo promuoveranno un sistema finanziario migliore, inclusivo, innovativo e maggiormente in grado di sostenere lo sviluppo sostenibile e la competitività dell’economia (Figura 1).

Figura 1. Fattori ESG e domanda di mutui familiari in Italia

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