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REDDITI&FINANZA
La disuguaglianza si cura anche con il Credito Cooperativo

La presenza delle BCC nei comuni italiani è inversamente correlata con i livelli di disuguaglianza dei redditi: nei luoghi dove queste banche sono più radicate il coefficiente di Gini tende a essere più basso. I risultati di una ricerca

Pierluigi Murro e Valentina Peruzzi

Negli ultimi anni, la crescente disuguaglianza dei redditi è divenuta una delle questioni più pressanti nel dibattito pubblico globale. In un recente studio, (cfr. www.rivistabancaria.it “Banche di credito cooperativo e distribuzione del reddito: evidenze dai comuni italiani”), abbiamo messo in luce un aspetto spesso sottovalutato nel contesto italiano: il ruolo delle banche di credito cooperativo nel modulare la distribuzione del reddito a livello locale.

L’analisi, che copre il periodo dal 2008 al 2017, mostra come la presenza di queste banche nei comuni italiani sia inversamente correlata con i livelli di disuguaglianza dei redditi. In particolare, nei luoghi dove le banche di credito cooperativo sono più estese e radicate — misurate in termini di prestiti e depositi — il coefficiente di Gini, che indica il livello di disuguaglianza, tende a essere più basso.

Questo effetto è particolarmente marcato nei comuni con bassi livelli di urbanizzazione ed elevato sviluppo finanziario e industriale. In altre parole, laddove le strutture economiche locali sono più complesse e diversificate, le banche di credito cooperativo giocano un ruolo chiave nell’equilibrare la distribuzione delle risorse economiche.

Il lavoro si propone di contribuire alla letteratura economica, fornendo una nuova dimensione di analisi sull’impatto delle istituzioni finanziarie locali sulle disuguaglianze economiche. Le evidenze ottenute non solo confermano il ruolo fondamentale dello sviluppo finanziario nell’attenuazione delle disuguaglianze — come evidenziato in precedenti studi — ma dimostrano anche l’efficacia specifica delle banche cooperative, che grazie alla loro prossimità e impegno nella comunità locale possono influenzare positivamente la redistribuzione del reddito.

Questi risultati non sono solo di interesse accademico, ma offrono anche spunti concreti per le politiche pubbliche. In un’era dove la disuguaglianza dei redditi è sempre più vista come una minaccia alla coesione sociale e alla stabilità economica, promuovere e sostenere il modello di banca cooperativa potrebbe essere una strategia efficace per mitigare questi squilibri a livello locale.

In definitiva, il nostro studio suggerisce una riflessione più ampia sul ruolo delle istituzioni finanziarie nella società contemporanea, sottolineando come la loro missione e configurazione possano avere impatti profondi e duraturi sul tessuto economico e sociale dei territori in cui operano. Con il crescente dibattito su equità e inclusione sociale, riconoscere e valorizzare il contributo delle banche di credito cooperativo diventa quindi non solo opportuno ma necessario.