Il contante resiste
La banconota da 100 $ è la più diffusa nel mondo
G.P.

IMF Blog – il forum del Fondo Monetario Internazionale – ha rilasciato di recente i nuovi dati sulla circolazione mondiale dei dollari. Per la prima volta la banconota da 100 dollari (i Benjamins, dall’effige riportata di Benjamin Franklin) ha superato la circolazione del biglietto da 1 dollaro, divenendo la cartamoneta più diffusa al mondo. Il volume di dollari in circolazione è più che raddoppiato dopo la Grande Crisi.

Il dollaro quindi ha beneficiato delle difficoltà dell’euro e rafforzato il suo ruolo di riserva di valore.

Il dato può sorprendere nella cashless society in cui viviamo, ma si spiega appunto per tre motivi: riserva di valore, attività illecite, incertezza geopolitica e debolezza dell’euro.

Riserva di valore per scopi precauzionali da parte degli altri paesi. Secondo la Federal Reserve Bank of Chicago, quasi l’80 per cento dei biglietti da 100 $ è detenuta all’estero e oltre il 60 per cento di tutte le banconote in dollari è in mani straniere, contro il 30 per cento del 1980. Insomma, il finanziamento del deficit USA continua alla grande.

Come sottolinea Kenneth Rogoff della Harvard University c’è un legame forte poi fra banconote  di grosso taglio e attività illecite. Inoltre, il costo della liquidità è sceso moltissimo a causa della fase prolungata che vede al minimo storico tassi di interesse e inflazione e ciò favorisce la tesaurizzazione dei biglietti. Tanto che – se si diffondessero ulteriormente i tassi negativi sui depositi bancari – si parla eventuali misure per penalizzare la detenzione di contanti “sotto il materasso” con un cambio per la riconversione che li penalizzi.

I dati mostrano dunque che il dollaro appare destinato a mantenere il suo ruolo di valuta dominante come riserva internazionale, con buona pace della competizione commerciale con la Cina e della cashless society.