FED

Organizzazione data negli USA agli istituti di emissione con il Federal Reserve Act del 29.12.1913 che, pur mantenendo un sistema pluralistico di banche centrali, ne coordina l’azione con opportuni collegamenti. Risulta composto da un Board of Governors (Federal Reserve Board) di sette membri designati dal Presidente per un periodo di 14 anni; a uno dei sette membri, sempre nominato dal Presidente, viene assegnata la carica di Chairman, per un periodo di 4 anni. Oltre che dalla sede centrale di Washington, il Federal Reserve System è composto da 12 Federal Reserve Banks e da 25 filiali dislocate nei diversi Stati del Paese. Ciascuna Federal Reserve Bank ha un comitato di nove direttori, dei quali sei vengono eletti dalle banche membri del sistema e tre nominati dal Board of Governors. Dei sei membri eletti dalle member banks, tre rappresentano effettivamente queste banche, mentre gli altri tre fungono da portavoce degli interessi della comunità locale.

Le Federal Reserve Banks hanno competenza limitata ad ognuno dei 12 distretti in cui il territorio statunitense è suddiviso e differiscono profondamente dalle normali aziende bancarie, sia perché sono organizzazioni non profit, sia perché gli azionisti non sono titolari dei diritti, dei poteri e dei privilegi ad essi riconosciuti nella generalità delle imprese. Esse, da un lato, rappresentano a livello centrale gli interessi ed i problemi del proprio distretto, dall’altro cooperano nell’attuazione delle politiche bancarie e creditizie concordate a livello nazionale. Per quanto attiene alle funzioni del Federal Reserve System, il compito primario consiste nel controllo delle state-chartered banks (banche a statuto statale) che hanno scelto di divenire membri del sistema stesso. Esso, inoltre, è il principale organo di supervisione dei gruppi polifunzionali (bank holding companies), controllando i quali vigila indirettamente anche sull’operato di molte non-member banks che ne fanno parte.

Di maggior rilievo sono i poteri esercitati nell’ambito della politica monetaria e creditizia. Tra gli strumenti di controllo della quantità di moneta in circolazione rientrano la possibilità di variare l’entità ed il costo della riserva obbligatoria, le operazioni di mercato aperto (per le quali è stato costituito un apposito sotto-comitato con la partecipazione dei membri del Board of Governors e dei rappresentanti delle Federal Reserve Banks) e le operazioni di risconto degli effetti presentati dalle banche. Riguardo al controllo dell’utilizzo e del costo del credito, invece, il FED interviene vigilando prevalentemente sui prestiti ipotecari e sui prestiti garantiti da pegno di valori mobiliari. Esso, infine, ha il potere di rimuovere funzionari nelle diverse istituzioni controllate e di imporre sanzioni e multe in caso di accertate irregolarità.