FINANZA IN PALCOSCENICO
Ecco a voi lo "schema Ponzi"

Piacere, Charles Ponzi. Se qualcuno si presentasse così, forse sarebbero pochi a reagire con sorpresa. Eppure Ponzi è stato il protagonista, un secolo fa, di una truffa milionaria (in dollari) di cui non si è ancora spenta la leggenda. Soprattutto, da allora lo “schema Ponzi” ha fatto scuola, producendo epigoni, nuove truffe, e nuove vittime.

Nessuno meglio di lui quindi per uno spettacolo di “edutainment” pensato dalla Consob nel quadro delle sue attività di educazione finanziaria, e inserito nel nuovo progetto Finanza in palcoscenico. Si tratta di un monologo che narra l’ascesa dell’italiano immigrato con due dollari in tasca in America a banchiere e mago della finanza. Capace di sedurre migliaia di risparmiatori promettendo rendimenti fuori mercato, Ponzi costruì la sua fama di finanziere infallibile grazie a un meccanismo che faceva leva sulla voglia di guadagni facili e sull’inclinazione all’imitazione di chi gli affidava i propri soldi. Ponzi assicurava i rendimenti ai primi con il denaro di quelli che arrivavano dopo, in una catena che solo una delazione ha fatto saltare per le troppo richieste di rimborso, mandando gran parte dei suoi clienti in rovina e lui in carcere.

Presentato a Lecce, lo spettacolo, pensato e scritto da Nadia Linciano responsabile dell’Ufficio studi economici, e dall’attore Massimo Giordano, ha avuto una replica romana, e proseguirà a Salerno e altre città, sempre in licei o nelle università. Il messaggio è che non esistono pasti gratis, e che se il rendimento è fuori mercato vuol dire che il rischio è altissimo. Oggi i venditori di sogni non hanno smesso di esistere e di moltiplicarsi: la Consob ha svolto 271 accertamenti abusivi realizzati via Internet, ha preso 25 provvedimenti interdittivi per violazione della disciplina degli emittenti e 88 segnalazioni all’autorità giudiziaria.