Libri

a cura di Filippo Cucuccio

Contro l'impero digitale

Stefano Mannoni – Guido Stazi “Sovranità.com – Potere pubblico e privato ai tempi del cyberspazio”, Editoriale Scientifica, Napoli, 2021. pagg. 270, Euro 22.00

Esiste spazio di manovra per una riappropriazione della sovranità tecnologica da parte dei poteri pubblici, in un’ottica di tutela dei diritti fondamentali della persona e dei valori su cui si fonda una moderna democrazia?

Filippo Cucuccio

È possibile arginare lo strapotere tecnologico ed economico delle Big Tech, le società multinazionali entrate prepotentemente, ormai da anni, nello scenario economico mondiale e nel “quotidiano” di ciascuno di noi? Esiste lo spazio di manovra per un’adeguata riappropriazione della cosiddetta sovranità tecnologica da parte dei poteri pubblici, in un’ottica di rinnovata tutela dei diritti fondamentali della persona e dei valori su cui si fonda una moderna democrazia? 

Sono questi i due interrogativi di base a cui provano a fornire una risposta efficace in questo libro Stefano Mannoni, docente di Storia del Diritto e Diritto della Comunicazione all’Università di Firenze e Guido Stazi, neo Segretario Generale dell’Antitrust Italiano e, in precedenza, Segretario Generale della Consob.

Va subito ricordato che i due AA. non sono nuovi a questo tipo di impegno intellettuale, avendo già proposto le proprie considerazioni su alcuni aspetti inquietanti dell’innovazione tecnologica in un precedente libro, “Is Competition a Click Away? Sfida al monopolio nell’era digitale”, pubblicato poco più di tre anni fa. Ora, in ”Sovranità.com…”, l’itinerario intellettuale offerto al lettore punta direttamente al cuore delle implicazioni socio-politiche, oltreché economiche, come si evince dal suo stesso sottotitolo.

La prima delle quattro parti di cui si compone l’impianto del libro, “I misfatti dell’impero digitale”, contiene un’ampia rassegna delle conseguenze che il lato oscuro delle attività realizzate da chi è proprietario/gestore delle piattaforme digitali mondiali proietta sugli aspetti comportamentali degli individui, in termini di monopolizzazione del mercato e di condizionamento delle persone, così come di alterazione tangibile delle regole della concorrenza, beneficiando del privilegio di disporre di posizioni dominanti.  

Seguono, poi, le pagine della seconda parte, in cui si dà conto delle iniziative avviate dalle Istituzioni pubbliche in alcune realtà nazionali (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia) per riappropriarsi di cruciali spazi di potere e delle relative tutele dei diritti connessi. Pagine in cui è dato rilievo al Rapporto Italiano dell’Indagine Conoscitiva sui Big Data, svolta dalle tre Authorities, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e il Garante per la Protezione dei Dati Personali. Indagine svolta in un’ottica coerente con la mission di ciascuna delle tre Authorities, mettendo così in evidenza l’inesorabile emersione di posizioni dominanti, i fallimenti del mercato privo di normative e la necessità di ricorrere a un approccio ex ante per la regolamentazione dei dati e, infine, l’esigenza di garantire trasparenza e scelte reali al consumatore, con una particolare attenzione alla tutela dei minori.

Nella terza parte di questo volume si scende nello specifico della monopolizzazione dei mercati della pubblicità, prendendo ad esempio paradigmatico il caso di Google e mostrando, in tutte le possibili sfaccettature interrelazionali, le due filiere dell’offerta e della domanda del mercato pubblicitario, i condizionamenti espliciti ed impliciti esercitati sul mercato con evidenti benefici per questa Big Tech, ma anche con significativi danni per tutti gli altri operatori.

Si giunge, quindi, al capitolo conclusivo, dove i due AA., da un lato analizzano particolarmente la situazione italiana, illustrando specificamente gli aspetti legati all’istruttoria aperta due anni fa dall’Antitrust Italiano nei confronti di Google per abuso di posizione dominante nel mondo del display advertising. Dall’altro si ricordano le iniziative portate avanti da altri Antitrust nazionali sulla strada di una riconquista graduale della sovranità digitale; strada che passa, inevitabilmente, dal riequilibrio tra potere pubblico  e potere privato, con gli obiettivi di porre un freno all’aggravamento dell’asimmetria informativa tra consumatori e imprese, di ridare un’efficace valenza alla privacy e, in definitiva, di tutelare adeguatamente i valori fondanti della democrazia. Si coglie, pertanto, in questa opera il senso profondo della sfida appassionante, bene descritta e analizzata dai due AA., che caratterizza questa nostra contemporaneità. Una sfida, che, molto probabilmente, si arricchirà nel prossimo futuro di nuovi momenti di riflessione, a cui il duo Mannoni – Stazi certamente non si sottrarrà, come da loro esplicitamente promesso nelle righe conclusive del libro.