Alessandro Santoro “L’economia delle tasse – Cosa sono e come dovrebbero cambiare” Il Mulino, Bologna, 2025 , pagg.217 , Euro 16,00
Come tassare il reddito individuale, verificare alcune possibili alternative e rispettare i due principi guida di efficienza ed equità
Con l’avanzare della primavera, oltre alle temperature più elevate, si fa, certamente, più caldo il rapporto tra fisco e cittadini. Infatti, il periodo, caratterizzato da numerosi importanti adempimenti fiscali, sollecita, puntualmente, interrogativi sull’efficienza e, soprattutto, sull’equità del sistema fiscale attualmente vigente in Italia.
Ecco perché torna utile, più che mai, servirsi di documentazioni attendibili per cercare di cogliere la ragione e il valore delle tasse, valutando possibili correttivi, se non radicali cambiamenti di rotta, sulla base di un’analisi squisitamente economica, più che di reazioni di “pancia”.
Ed è proprio quanto si propone di fare questo interessante volumetto di Alessandro Santoro, Ordinario di Scienza delle Finanze presso l’Università Bicocca di Milano, oltreché titolare di numerosi incarichi consulenziali legati a tematiche fiscali, in ambito nazionale ed internazionale.
Partendo dalla centralità delle tasse nel rapporto tra Stato democratico e cittadino, che rappresenta in modo plastico la più concreta manifestazione di cessione della libertà individuale a fronte dell’ottenimento di protezione, di beni e servizi che lo Stato offre, l’A. conduce per mano il lettore su un sentiero impervio e, spesso, ostico ai più. Va, però, subito detto che il merito fondamentale di questo libro, che si avverte fin dalle prime pagine, è l’uso di un linguaggio semplice e di uno stile decisamente accattivante, pur nel rispetto di un approccio metodologico rigoroso.
I cinque capitoli in cui si articola il volume, avvalendosi delle caratteristiche appena ricordate, da un lato cercano di fornire risposte soddisfacenti ad alcuni interrogativi di base in campo fiscale; dall’altro, corroborano le risposte individuate con l’ausilio di esempi chiarificatori della materia, che costituiscono il contenuto dell’ultimo capitolo.
Dopo un’Introduzione esplicativa dell’approccio e della metodologia utilizzati e in cui si ricorda la crucialità dei due principi dell’efficienza e dell’equità, nelle sue due declinazioni, verticale ed orizzontale, l’A. passa ad analizzare i temi di base di come individuare e tassare il reddito individuale, valutando le differenti tipologie di reddito e di aliquote fiscali applicate, nonché a verificare alcune possibili alternative, cercando risposte coerenti rispetto ai due principi guida, già citati.
Segue un secondo capitolo, con un’attenzione particolare dedicata al tema della tassazione dei consumi e, quindi, con uno specifico focus sull’Imposta sul Valore Aggiunto – IVA ed una puntuale analisi delle accise tradizionali e delle imposte ambientali.
In entrambi questi due primi capitoli uno spazio di riflessione è riservato all’applicazione delle imposte sul reddito e sui consumi nella configurazione attuata nel nostro contesto nazionale; formulando, anche, compiute valutazioni sul livello di iniquità e di scarsa efficienza, ascrivibili all’affastellarsi nel tempo di molteplici integrazioni rispetto all’impianto originario.
Nel terzo capitolo si trattano, invece, gli aspetti amministrativi della gestione delle imposte, affrontando, così, il preoccupante fenomeno dell’evasione fiscale, sia in termini generali, sia con specifico riferimento alla realtà italiana.
Il quarto capitolo del libro è riservato, oltreché alla tassazione delle società, ad un tema di crescente attualità, la tassazione delle multinazionali. Un’occasione utile per illustrare adeguatamente gli aspetti di due fenomeni, la pianificazione fiscale e l’ottimizzazione fiscale; nonché le politiche di contrasto, adottate dai singoli Stati rispetto a queste pratiche, anche in virtù di protocolli specifici di cooperazione internazionale.
Concludono il volume le pagine occupate, come già detto, da esempi illustrati con il supporto di grafici e statistiche, certamente utili, anche, a comprendere le ragioni di certe scelte fiscali, a coglierne le conseguenze in termini di impatto, valutando nel contempo la percorribilità di misure alternative.
In definitiva, questo è un libro prezioso per accrescere la conoscenza di una materia pregiudizialmente aborrita dalla stragrande maggioranza dei cittadini; ma la cui consapevolezza, invece, può rivelarsi utile per accrescere il senso di comunità, indispensabile per la coesione sociale, per l’affermarsi di una reale democrazia partecipativa e per una crescita economica non effimera.