FINANZA
Caccia al denaro sporco con l'AI

Il Fondo monetario fa un esperimento in otto paesi per usare il machine learning per scoprire come le organizzazioni criminali riescono a far transitare le somme di denaro illegale attraverso le banche

Il grande giro del denaro sporco che transita indisturbato attraverso i canali ufficiali, quelli delle banche, ha avuto finora vita facile, visto che nessuno strumento messo in campo è stato in grado di contrastarlo seriamente: ogni volta che una falla nei controlli veniva tappata, le organizzazioni criminali – traffico di droga, evasione fiscale, vendita di armi, finanziamento del terrorismo e via dicendo – ne scoprivano un’altra.

È il rovescio della medaglia di un sistema finanziario connesso su scala globale, osservano quelli del Fondo monetario internazionale, che sul monitoraggio e contrasto del fenomeno si sono impegnati da anni con l’obiettivo di difendere la salute economica dei paesi membri. Solo ora però hanno messo in campo un nuovo sistema di caccia ai fondi illeciti: l’AI, l’intelligenza artificiale, allenando i computer delle banche a intercettare i movimenti sospetti.

L’esperimento dell’FMI per mettere a punto le tecniche più efficaci a intercettare i movimenti sospetti ha coinvolto un gruppo di otto paesi baltici e del Nord Europa (Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Svezia). Il primo risultato è stato che, rispetto alla stima delle autorità, le macchine opportunamente allenate hanno fatto emergere un fenomeno molto più esteso (vedi grafico qui sotto).

C’è da immaginarsi quindi che cosa si potrebbe ottenere applicando lo stesso metodo dell’esperimento su larga scala. Ma c’è anche un’altra preoccupazione nella missione del Fondo. Quella sulla salute delle banche, che sono le porte d’ingresso del denaro sporco e del riciclaggio. Proprio le più internazionalizzate e con un network più esteso sono quelle prese di mira dalla criminalità che vuole spostare il denaro frutto di attività illecite.

Dentro il sistema finanziario, quindi, nei gangli che dovrebbero esserne l’impalcatura, rischia di essere inoculato il virus che lo può mettere in pericolo, vuoi con scandali che minano la fiducia della collettività, vuoi con la sanzione del mondo finanziario stesso in termini di quotazione in Borsa.

Il trasferimento di informazioni, la collaborazione tra banche di diverse aree, l’analisi dei dati diventano quindi cruciali. Tanto più con la crescita dei crypto asset, che sono per loro natura schermati e che possono diventare facilmente un nuovo canale d’ingresso del denaro sporco.

P.P.