Gloria Colantoni
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Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Tor Vergata, vincitrice del “Premio Sebastiano e Rita Raeli 2011”.

Dal 2011 lavora presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma come consulente crediti.

Dal 2016 cura gli aspetti legali ed organizzativi dei contratti d’acquisto per la Direzione Amministrazione e Bilancio. È cultore della materia diritto commerciale presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano.

Ha pubblicato su FCHub:

Regolazione

La congiuntura economica negativa degli ultimi anni ha evidenziato un problema sottostimato al punto da essere quasi ignorato anche dal legislatore: la Business Continuity. Questi è infatti intervenuto solo tardivamente ed in modo frammentario per affrontare tematiche quali la gestione del rischio d'impresa e la tutela della continuità operativa. La disciplina della privacy ed il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) regolamentano la materia fornendone un inquadramento minimale. Più circostanziata la normativa di Banca d’Italia che sembra allinearsi agli standard di settore ed alle indicazioni espresse dall'Unione Europea. Quali che siano le motivazioni dell'attuale vulnus legislativo, è il momento di realizzare un unico quadro normativo di riferimento.

Banche

Il 19° aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza ha dato seguito all'iter di riforma del sistema del Credito Cooperativo che dovrà concludersi con la nascita dei Gruppi Bancari Cooperativi (GBC). Banca d'Italia entra nel complesso meccanismo di riforma, cercando di coniugare il rispetto del principio di mutualità e territorialità con l'esigenza di garantire solidità e stabilità al sistema del credito cooperativo. Le disposizioni attuative fissano la normativa di dettaglio in merito ai requisiti minimi ed organizzativi, nonché al procedimento di costituzione ed adesione ai GBC, al contenuto minimo del “contratto di coesione” ed alle caratteristiche delle garanzie in solido.