Laureato in Economics presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano.
Economista, in REF Ricerche dal 2019, si occupa di analisi economica e di studi sui Servizi Pubblici Locali, con particolare riferimento ai rifiuti, alla transizione energetica e al servizio idrico, e sulla Public Governance, specialmente nel campo del federalismo differenziato.
Rispetto all'obiettivo europeo di far crescere il Pil senza far crescere anche i rifiuti prodotti dalle attività economiche, l'Italia è maglia nera, mentre Francia Germania hanno già imboccato la strada virtuosa del disaccoppiamento. Una possibile soluzione? Rendere più semplice la trasformazione degli scarti in sottoprodotti, da reimmettere nel ciclo produttivo
Il sindaco Gualtieri a Roma e la Regione Sicilia hanno deciso di investire in termovalorizzatori, per ridurre i rifiuti in discarica e produrre energia nell'ottica di una transizione verso l'economia circolare. Eppure questa tecnologia non compare nella Tassonomia, il testo-guida della Ue che indica le attività economiche eco-sostenibili. Un'esclusione che equivale a una penalizzazione