Francesco Cesarini – Elena Beccalli (a cura di) “Il sistema finanziario europeo nella prospettiva post-Covid”, Bologna, Il Mulino, 2022, pagg. 186, E. 18,00
Quali risposte sono state fornite in termini di politica economica e di regolamentazione al Covid19? Con quali modalità il sistema bancario ha reagito a questo tipo di shock esterno? Come calare queste problematiche in uno scenario dominato dalla sfida delle due transizioni, tecnologica e climatica? Un libro cerca le risposte
Dell’impatto sul sistema economico-finanziario derivante dalla diffusione della pandemia da Covid19 si è ampiamente discusso e pubblicato nell’ultimo biennio, anche se talora in modo non sistematico, nell’intento di illustrare angoli di osservazione inevitabilmente settoriali.
Sfugge a questo rilievo critico pregiudiziale il libro collettaneo, curato da Francesco Cesarini, Emerito della facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie ed Assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e da Elena Beccalli, preside di quella facoltà, che, grazie ad un approccio interdisciplinare tra il giuridico e l’economico, alla dotazione di ricerche empiriche di cui beneficiano alcuni dei contributi e al supporto delle esperienze professionali ed operative maturate sul campo dai diversi Autori, risulta proporsi all’attenzione per le convincenti ed autorevoli indicazioni date ad alcuni interrogativi fondamentali di questo periodo storico, che si pongono lungo la strada dello sviluppo dei sistemi finanziari, nazionale ed europeo.
Li ricordiamo brevemente. Quali risposte sono state fornite in termini di politica economica e di regolamentazione a un evento così pervasivamente catastrofico come il Covid19? In quale misura e con quali modalità il sistema bancario ha reagito a questo tipo di shock esterno? E, infine, come calare queste complesse problematiche in uno scenario dominato dalla sfida delle due transizioni, tecnologica e climatica?
Dopo la sagace ed esplicativa (del significato e del valore del libro) Introduzione di Giorgio Gobbi, Direttore della sede milanese della Banca d’Italia, seguono 7 interessanti e ben articolati contributi.
Il primo di essi, firmato dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, si sofferma, sia pure in modo sintetico, sui diversi aspetti sfidanti che attendono il sistema finanziario nello scenario caratterizzato dalla doppia transizione prima ricordata e dai rischi connessi. In questo ambito l’accento cade, in particolare, da un lato sulla necessità di sviluppare all’interno delle singole realtà organizzative finanziarie presidi in grado di misurare, monitorare e gestire i rischi finanziari legati al cambiamento climatico con una regolamentazione allargata al settore della finanza non bancaria; dall’altro sull’importanza cruciale di cogliere, a livello di Unione Europea, l’obiettivo, già da tempo delineato, di realizzare un efficace e funzionale mercato dei capitali.
Segue lo stimolante contributo di Salvatore Maccarone, presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, con originali considerazioni sul ruolo di questo strumento in un mondo bancario caratterizzato dal fenomeno di una graduale concentrazione.
Il lettore troverà, poi, due saggi ben costruiti, scritti da Albero Urbani, docente presso il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e da Andrea Lionzo, docente presso la facoltà di Scienza Bancarie Finanziarie ed Assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dedicati, l’uno al tema delle moratorie introdotte a seguito della pandemia, valutandone i riflessi sulle politiche di bilancio bancarie; l’altro sul ruolo esercitato dalle garanzie pubbliche dei finanziamenti bancari e sull’opportunità di tenere conto dei possibili contraccolpi legati all’uscita dalla fase di emergenza.
Continuando a sfogliare le pagine, si incontra il contributo a firma plurima (Rosa Cocozza e Domenico Curcio, docenti presso il Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni dell’Università Federico II di Napoli, Michele Modina, docente del Dipartimento di Economia dell’Università del Molise, centrato sul tema della biodiversità bancaria, analizzando compiutamente le tipicità del mondo del credito cooperativo, la sua funzione cruciale di prossimità del territorio e la necessità di un’adeguata applicazione del criterio di proporzionalità per salvaguardare l’esistenza di questo segmento dell’operatività bancaria.
Gli ultimi due contributi di questo libro, infine, si concentrano, rispettivamente, sulla prospettiva dell’accesso al mercato dei capitali nell’ottica del Listing Act Europeo e sui nuovi connotati tipologici dell’abuso di mercato nel contesto pandemico.
Il primo, di Michele Siri, Jean Monnet Professor on EU Financial and Insurance Markets Regulation dell’Università di Genova, offre al lettore un’attenta riconsiderazione dei fattori normativi e regolamentari che incidono sull’incentivo alla quotazione borsistica, in particolare delle piccole e medie imprese, non di rado condizionate nei loro comportamenti dal timore della perdita del controllo societario.
Il secondo contributo, scritto da Paola Lucantoni, docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Tor Vergata, partendo dall’originaria configurazione dell’abuso di mercato, presenta spunti di valida riflessione in tema, sia di rafforzamento degli obblighi di protezione dell’intermediario nella regolazione negoziale con il cliente, sia di introduzione di regole di governo finanziario per l’intermediario e per l’Autorità di Vigilanza; prefigurando, in definitiva, la formazione di una cornice di “paternalismo libertario”, verso cui si sta muovendo il diritto regolatorio interno ed eurounitario, nell’ottica di una maggiore protezione dell’integrità dei mercati e dei singoli investitori.