Lo smart working è una pratica diffusa, ben oltre l’emergenza da Covid-19. Vuol dire che non c'è futuro per gli uffici? Nient'affatto. Un esperto del settore spiega che il mercato continua a richiedere immobili ad uso ufficio, ma con un layout ripensato. Ecco gli esempi
Le nuove tendenze del mercato immobiliare e la crescente diffusione dello smart working spingono le SGR immobiliari più avanzate a investire con convinzione nella qualità del prodotto. Riteniamo infatti che asset rinnovati e all’avanguardia siano una garanzia nel medio-lungo periodo, riuscendo ad attirare le attenzioni degli investitori in settori come in quello degli uffici ma in generale anche nell’hotellerie e nel residenziale.
La nostra strategia si basa sulla ferma convinzione che nei prossimi anni non registreremo una sensibile diminuzione della richiesta di immobili ad uso uffici, quanto piuttosto la diffusione di un nuovo approccio al luogo di lavoro, inteso come ambiente contraddistinto da un layout ripensato e con maggiori spazi condivisi in cui i colleghi possano dialogare e condividere idee. L’ufficio rimane e rimarrà dunque secondo noi un luogo nevralgico per gli affari e l’organizzazione aziendale.
Ciò che può differenziare dai competitor un’azienda in questo contesto in forte evoluzione sarà l’offerta di luoghi e servizi innovativi che assicurino il benessere dei dipendenti, come per esempio roof garden o palestre. Si tratta in poche parole di bilanciare gli spazi comuni e gli uffici in un concept orientato alla flessibilità dove tecnologia, impianti, sicurezza e ambiente possano far parte di una soluzione integrata al servizio del conduttore, anche secondo i più recenti modelli Esg.
Lo stiamo facendo puntando sui nostri punti di forza quali la trasparenza, l’indipendenza, in quanto soggetto vigilato e con compliance stringente, e la dinamicità, garantita dalla nostra abilità a soddisfare le richieste dei tenant e ad esaudire i desiderata di grandi clienti. Pensiamo ad esempio al successo della riqualificazione dell’Arcadia Center, un grande complesso direzionale certificato LEED Gold e sito a Milano in Via Grosio (nella foto), che la SGR ha recentemente ceduto.
L’edificio rappresenta uno dei più significativi interventi di valorizzazione immobiliare condotti nel biennio 2018/2019 da InvestiRE Sgr, al termine del quale è stato scelto come headquarters di uno dei principali provider di servizi finanziari e di mobilità al mondo. La sostenibilità dell’investimento, l’ambizione del progetto architettonico e l’efficacia della strategia di marketing sono stati gli elementi fondamentali che hanno permesso all’edificio di diventare uno degli esempi paradigmatici di rigenerazione urbana grazie anche al concept visionario, capace di ridare vita a un edificio degli anni Settanta.
Un ultimo elemento fondamentale del nostro core business è infine l’attenzione alla sostenibilità e, nello specifico, alla riqualificazione green degli immobili.
Un primo esempio concreto che unisce tutti gli elementi appena esposti è l’N4 Building, immobile situato in una posizione privilegiata come via Negri a Milano, che riesce a rispettare la valenza estetica e storica dell’edificio ponendo al centro il benessere degli occupanti e garantendo prestazioni energetiche ed elementi eco-compatibili con l’ambiente, riconosciuti anche dalle certificazioni LEED Silver e WELL Bronze.
N4 ha raggiunto la full occupancy in tempi rapidissimi, con la sigla di tutti i contratti di locazione prima della fine dei lavori di riqualificazione e con canoni prime rent. L’immobile ha inoltre catturato l’interesse di tenant di primario standing che si sono riconosciuti in un’offerta all’altezza dei migliori standard di qualità internazionali.
Un secondo esempio è il complesso immobiliare be+thepecchi di Cassina de’ Pecchi, recentemente ceduto, che è composto da tre corpi ufficio e da un edificio, denominato the pecchi, dedicato ai servizi per le aziende del centro e del territorio con le sue sale meeting, auditorium e area ristorazione. Il complesso conta oggi 17 aziende, già sede di importanti multinazionali.
Gli uffici di be+thepecchi sono stati oggetto di un importante intervento di riqualificazione di oltre 12 milioni di euro, a opera della SGR, grazie al quale è stato possibile creare valore per gli investitori, coerentemente con gli obiettivi del fondo, attraverso il riposizionamento dell’asset e l’ottimizzazione economica e finanziaria dello stesso. La cessione dell’immobile si pone come naturale conclusione di questo percorso.
La strategia di valorizzazione del Business Park basata su dare valore all’essere e concretizzata con un totale ripensamento dei servizi, degli spazi esterni, dei rapporti con i conduttori, sulla vivibilità, socialità, collaborazione, e partecipazione è risultata premiante; infatti, abbiamo triplicato il tasso di occupancy degli immobili, siglando locazioni per oltre 6.000 mq anche durante la pandemia.
Il trend esposto è evidente anche nella Capitale dove, fra i molti esempi, citiamo un’operazione di grande rilievo e in un quartiere che raccoglie sempre più l’interesse di investitori domestici e nazionali. Nella zona di Via Veneto si trova infatti il Villino Rattazzi, parte del Fondo FIEPP, è stato recentemente scelto da Netflix come headquarter italiano. La società americana ha presentato la nuova sede con un evento organizzato a Maggio 2022, a seguito dei lavori di riqualificazione che, nel rispetto dei vincoli artistici e storici, ha portato al completo restauro delle facciate e a una riorganizzazione degli spazi interni, al fine di garantire maggior flessibilità.
Questo processo ha portato alla realizzazione di un workplace in linea con i recenti concept e standard internazionali di qualità oggi sempre più richiesti dai conduttori.
L’attenzione alle richieste del tenant e, al contempo, agli aspetti di sostenibilità, ha consentito la trasformazione di un immobile storico in un immobile flessibile e “green”, dotato di certificazione LEED.
Sempre a Roma, un altro caso di successo è l’operazione di Via Mazzola, zona in fase di espansione dove abbiamo integralmente riqualificato un edificio direzionale di 15.000 metri quadri e lo abbiamo locato a una multinazionale attiva nel settore dei servizi tecnologici.
L’immobile, ormai giunto a fine vita utile, ha richiesto una particolare attenzione in fase di progetto, ma ha confermato come la rigenerazione urbana si possa esprimere anche su tessuti difficili: la qualità del concept, la scelta di optare per un design riconoscibile e l’integrazione di servizi di alta qualità hanno permesso di attirare l’attenzione di un tenant di primario standing anche in una zona lontana dai canonici CBD di Roma.