È il più grande digital lender per le imprese in Europa Continentale. Può concedere credito alle piccole imprese in tempi molto rapidi grazie a due caratteristiche distintive: la sua capacità di valutare il rischio di credito con tecnologia propria a costi operativi estremamente bassi, e la modalità di erogare i finanziamenti direttamente dal proprio bilancio
Chi siamo e che cosa facciamo
Credimi è stata fondata nel 2016 da Ignazio Rocco, Sabino Costanza e Jacopo Anselmi con la missione di semplificare l’accesso al credito per le imprese.
Credimi contribuisce alla crescita delle PMI italiane con servizi di finanziamenti a medio lungo termine, disponibili per società di persone e di capitali e per ditte individuali. La società può concedere credito alle piccole imprese in tempi molto rapidi grazie a due caratteristiche distintive: la sua capacità di valutare il rischio di credito con tecnologia propria a costi operativi estremamente bassi, e la modalità di erogare i finanziamenti direttamente dal proprio bilancio.
Il funding dei finanziamenti è assicurato da accordi strategici con investitori istituzionali quali Banca Generali, Banca Sella, Banco Desio Banco, Bpm, Banca di Asti e Banca del Piemonte.
La squadra di Credimi è formata da un gruppo di oltre 70 giovani talenti, con esperienze e tecnologie globali, che possiedono anche la maggioranza assoluta dell’azienda.
Qual è l’idea che ci ha spinto
Fino all’anno della fondazione di Credimi, in Italia mancava un canale di credito veloce e flessibile per le imprese, specialmente quelle piccole. Invece in altri Paesi questi servizi esistevano, in una modalità interamente digitale e funzionavano benissimo. Ci è sembrata un’opportunità che andava colta e portata in Italia, dove le imprese – specialmente le Pmi – spesso hanno difficoltà ad accedere al credito bancario.
Quali risultati abbiamo ottenuto
Oggi Credimi è il più grande digital lender per le imprese in Europa Continentale con oltre 1,6 miliardi di finanziamenti erogati dall’inizio dell’attività e 40mila richieste di finanziamento presentate dalle pmi italiane. In poco più di 3 anni di attività, Credimi ha anche raggiunto l’obiettivo del breakeven.
Questo anche grazie all’impegno profuso durante la pandemia. Infatti, Credimi è stata il principale erogatore, tra i digital lender europei, di finanziamenti assistiti da garanzie dello Stato. Coinvolgendo asset manager, fondazioni, enti regionali e banche, negli ultimi 12 mesi ha messo a disposizione oltre 670 milioni di euro per le PMI impattate dall’emergenza Covid-19 (leggi alcuni casi esemplari nella rubrica Fintech garage Hub).
Quali sono i nostri prossimi obiettivi
Ci aspettiamo di continuare a crescere a ritmi sostenuti, di rafforzare ulteriormente la nostra rete di connessione con sistemi terzi quali banche e provider di servizi digitali, e di lanciare nuovi prodotti sempre più flessibili che rispondano alle esigenze delle imprese italiane, anche quelle più piccole. Alcuni di questi prodotti porteranno a una innovazione radicale del concetto stesso di finanziamento per le PMI. Il nostro obiettivo è quello di continuare a sostenere le PMI italiane e aiutarle nello sviluppo del loro business.
Il messaggio che vogliamo lasciare
Oggi, grazie agli aiuti messi in campo dallo Stato e veicolati anche attraverso il Fintech, la difficoltà principale delle micro, piccole e medie imprese non è quella di trovare credito, quanto quella di farsi trovare pronte alla riapertura in un contesto che ormai si basa moltissimo sul digitale.
Le stesse imprese ne sono consapevoli. Come rilevato da una nostra ricerca realizzata insieme a Nextplora su un campione di 1.200 aziende, per il 43% delle imprese individuali, il 35% delle società di persone e il 30% delle società di capitali italiane la digitalizzazione è ormai “una tappa fondamentale del processo di crescita dell’azienda”. Tuttavia, molte di queste realtà non hanno le competenze necessarie per dotarsi autonomamente di strumenti digitali: una survey condotta da Credimi tra i suoi clienti rileva che le maggiori paure nell’affrontare la sfida del digitale sono “non essere in controllo perché non si conosce bene la materia” (32,7%), “spendere soldi senza un risultato soddisfacente” (28%), “non avere un’idea chiara dei costi” (27,1%), “avere difficoltà nel trovare i fornitori” (11,2%).
Ecco perché non solo è importante agevolare l’accesso al credito per le imprese, ma è quanto mai fondamentale supportarle nel percorso di investimento di queste risorse, come abbiamo fatto attraverso “Credimi Commerce”, il finanziamento per lo sviluppo di progetti digitali grazie alla collaborazione con agenzie specializzate.
G.P.
nella foto: Maria Grazia Andali, Chief Marketing Officer di Credimi