Obiettivo strategico: Terza missione
Sarà una vera e propria “vetrina” virtuale ed editoriale dello stato dell’arte delle start-up nel fintech, con un occhio di riguardo alle start-up universitarie. Funzionerà anche come portale di collegamento tra i nostri partner accademici, bancari e imprenditoriali.
Quasi cinquanta anni fa Francesco Parrillo già evidenziava la criticità ai fini dello sviluppo economico e sociale della terza missione universitaria e dei rapporti Stato-Università-Imprese 4, anticipando l’importantissimo filone Triple Helix Model of Innovation 5 sviluppatosi oltreoceano agli inizi degli anni ‘90 e ancora oggi unanimemente considerato il paradigma teorico di riferimento al riguardo.
Oggi, l’Istituto di Cultura Bancaria Francesco Parrillo, l’Editrice Minerva Bancaria, la Rivista Bancaria-Minerva Bancaria e Financial Community Hub (FCHub), forti della loro tradizione scientifico-culturale e delle relazioni con i propri partner finanziari e universitari, vogliono contribuire a far procedere ulteriormente il nostro sistema economico e quello educativo in questa direzione istituendo la rubrica Fintech Garage Hub all’interno dello spazio editoriale Editrice Minerva Bancaria – Financial Community Hub (https://editriceminervabancaria.it/attivita/online/fchub/).
Una vera e propria “vetrina” virtuale ed editoriale dello stato dell’arte delle start-up nel fintech, con un occhio di riguardo alle start-up universitarie. Potrà anche funzionare come efficacissimo portale di collegamento tra i nostri partner accademici, bancari e imprenditoriali.
Un passo all’interno dello strategic intent a favore della Terza Missione dell’Istituto di Cultura Bancaria Francesco Parrillo.
Un intento strategico indicato nel titolo stesso della nostra iniziativa. Abbiamo infatti usato la metafora del “garage” perché pensiamo a uno spazio informale, orizzontale e agile di collaborazione e interazione fisica, virtuale, mediatica ed editoriale tra soggetti portatori di competenze ed interessi diversi quanto convergenti nell’area della evoluzione, spinta dalla tecnologia, dei servizi finanziari.
Si tratterà di un “hub” perché lo vogliamo punto di raccordo di diverse comunità di esperienza, sapere e azione: professionisti, manager, imprenditori, docenti e studenti delle nostre migliori Università.
Intendendo per studenti non solo quelli in corso, interessati ai temi sui quali questo laboratorio d’innovazione lavorerà, ma anche i laureati e gli alumni in generale delle università partner, come pure gli allievi dei corsi di alta formazione e le associazioni di ex studenti.
L’obiettivo di fondo è quello di realizzare una serie di progetti tra Università-Studenti-Imprese nel campo del Fintech da strutturare secondo le esigenze emergenti dei nostri partner. Partendo da forme più semplici di interazione, ad esempio limitate al supporto della didattica o dei laboratori delle discipline di riferimento; passando dal coinvolgimento di esponenti aziendali nei team di ricerca accademica; fino ad arrivare a modelli più avanzati e coinvolgenti di terza missione, con progetti a supporto delle unità organizzative dedicate a Ricerca, Stage, Alta Formazione e Start-Up, degli Atenei partner che vorranno seguirci anche in questo percorso.
Da un punto di vista strettamente organizzativo le attività del Fintech Garage Lab saranno decise e avviate da un Comitato Direttivo misto, composto, quasi in egual misura, sia da membri di estrazione accademica, sia da manager ed esperti del mondo bancario-finanziario.
Ogni progetto avrà uno sponsor, scelto tra i membri del Comitato stesso, un responsabile, che potrebbe essere un manager/esperto aziendale, un tutor e un team misto Università-Studenti-Imprese. La nostra rete relazionale e gli strumenti editoriali e mediatici a nostra disposizione consentiranno il più adeguato accesso alle risorse e la migliore visibilità dei risultati, finali ed intermedi, raggiunti dai progetti. Eventuali accordi pre e post-ricerca concernenti lo sfruttamento di tali risultati saranno sempre gestiti in conformità ai regolamenti specifici nazionali e degli Atenei coinvolti.
Non mancheranno i vantaggi per le imprese bancarie e finanziarie nostre partner. Che spaziano dallo sviluppo di capitale relazionale nella ricerca scientifica e di base, fino al potenziamento delle proprie attività innovative, secondo quello che oggi è noto come approccio di “open innovation”, e a migliori processi di selezione e comunicazione verso i talenti che dalle università si affacciano sul mercato del lavoro.
Infine vogliamo sottolineare quale vantaggio l’iniziativa potrebbe rappresentare per studenti, allievi di Corsi Master e di Alta Formazione e associazioni di ex studenti. Quello di potersi giovare dello sviluppo di un canale preferenziale di comunicazione e interazione con il mondo professionale, utile per lo sviluppo di ulteriori capacità e competenze lavorative, per tessere relazioni informali di lunga durata e soprattutto come eventuale via di accesso a un primo impiego in linea con le proprie conoscenze e aspirazioni.
1 Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Università degli Studi di Milano- Bicocca e Presidente Istituto di Cultura Bancaria Francesco Parrillo.
2 Direttore Responsabile della Rivista Bancaria – Minerva Bancaria e Presidente dell’Editrice Minerva Bancaria – EMB.
3 Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale Università Commerciale Luigi Bocconi e Presidente Comitato Scientifico Istituto di Cultura Bancaria Francesco Parrillo.
4 R. Mascolo, 2019, Moneta Unica e riforma del sistema bancario. Questioni aperte e prospettive di analisi di Francesco Parrillo (1912-2003), Editrice Minerva Bancaria, Roma, vol. saggio 1/2019.
5 H. Etzkowitz., L. Leydesdorff, 1995, The Triple Helix—University-Industry-Government Relations: A Laboratory for Knowledge-Based Economic Development. EASST Review 14, 14-19; H. Etzkowitz., L. Leydesdorff, 2000, The Dynamics of Innovation: From National Systems and ‘‘Mode 2’’ to a Triple Helix of University-Industry-Government Relations. Research Policy, 29(2), 109-123