«Con la Mifid2 la partita si sposta dal prezzo alla qualità». Ne è convinta Paola Pietrafesa: la Direttiva sulla trasparenza non deve avere tanto l'obiettivo di ridurre all'osso i prezzi della consulenza, quanto quello di valorizzarla, sostiene l'amministratore delegato di Allianz Bank Financial Advisors. Insomma: di far percepire il “value for money”. Per questo Allianz Bank ha creato un centro di formazione, Allianz Bank Business School, dedicato ai financial advisors della sua rete. E punta su una cura massiccia di tecnologia: l’integrazione del digitale all’interno del modello di servizio, con la proposta di nuove soluzioni tecnologiche, offriranno il volano per rendere i processi operativi più efficienti. Ma anche per aumentare la prossimità tra banca e clientela, facendo «percepire maggiormente il valore aggiunto rappresentato dal servizio di consulenza».
In vigore dall’inizio del 2018, che effetti concreti ha già avuto la Mifid 2?
«Mifid 2 ha messo in atto una rivoluzione progressiva, che avrà effetti rilevanti nel medio-lungo termine. Al di là delle legittime preoccupazioni legate alla compressione dei margini, Mifid si è già rivelata essere una grande occasione di posizionamento per il valore della consulenza. La nuova normativa, con gli obblighi di totale trasparenza in termini di costi e di confrontabilità dell’offerta e i limiti sulla discrezionalità dell’intermediario nell’erogazione dei servizi e nel collocamento degli strumenti finanziari, ha infatti marcato una linea di confine rispetto al passato.
In che senso?
«Ha segnato il passaggio da un servizio meramente orientato al prodotto a quello di consulenza evoluta. Fondato sulla relazione cliente-consulente. E in grado di far percepire il “Value for Money”, ovvero il valore del servizio offerto. La partita si sposta definitivamente dal prezzo alla qualità, dei prodotti come dei servizi, mettendo al centro gli interessi e i bisogni del cliente».
Quindi il giudizio è positivo.
«Nel complesso, riteniamo che la normativa avrà un impatto positivo per la nostra industria. Rendendo i nostri clienti più consapevoli del costo della gestione professionale, Mifid 2 farà crescere e maturare il settore della consulenza, diffondendo una maggiore professionalità».
Come si sta attrezzando Allianz Bank per questo obiettivo?
«Allianz Bank mantiene la rotta verso la consulenza del futuro facendo della tecnologia il suo principale alleato e un prezioso strumento di lavoro per tutta la rete. L’integrazione del digitale all’interno del nostro modello di servizio, e la definizione di nuove soluzioni tecnologiche, saranno il volano per la semplificazione e l’efficientamento dei processi operativi e della qualità della comunicazione. Tutto con l’obiettivo di aumentare la prossimità della banca tanto nei confronti della clientela, quanto della rete distributiva».
Gli effetti della Mifid 2 in Italia sono diversi dal resto del mercato europeo?
«In termini di compressione dei margini, siamo ben lontani dai livelli del mercato statunitense. Ma non siamo troppo distanti dagli altri paesi europei, dove i costi hanno iniziato a ridursi da qualche anno e dove l’investitore medio ha raggiunto, grazie alla possibilità di disporre dei giusti strumenti di valutazione, una maggiore consapevolezza nella gestione del proprio patrimonio. Grazie alle regole imposte da Mifid 2 e al ruolo sociale di ‘guida’ del consulente finanziario, anche l’investitore italiano sarà progressivamente in grado di costruire un portafoglio assolutamente in linea con le proprie esigenze e il proprio profilo di rischio-rendimento».
È opinione diffusa che la Mifid2 abbia complicato, più che regolato il mercato. Anzi, che abbia per ora fallito la sua missione. Qual è la sua posizione?
«A nostro avviso, Mifid 2 ha prodotto un cambiamento necessario: un’evoluzione verso una maggiore qualità dell’industria. La nuova direttiva porta su un piano più importante e significativo il livello di interazione tra cliente e consulente, affidando a quest’ultimo una maggiore responsabilità nel monitoraggio costante del ciclo di vita dei prodotti e della loro coerenza rispetto al profilo rischio-rendimento della propria clientela».
Questo comporta la formazione di consulenti con nuovi requisiti?
« La formazione della rete di financial advisor assume un ruolo chiave in questo nuovo scenario: indispensabile è l’aggiornamento continuo del bagaglio di competenze e conoscenze per consentire ai consulenti di mantenere il passo con le evoluzioni regolamentari, fiscali e di mercato. In Allianz Bank Financial Advisors da sempre investiamo in modo considerevole e costante sulla formazione e sull’aggiornamento professionale di tutta la nostra rete. Non da ultimo, il nostro impegno si è tradotto nella fondazione di Allianz Bank Business School, un centro di formazione mirato interamente dedicato ai nostri financial advisor».
Con l’inizio del 2019 la trasparenza e la standardizzazione dei costi da parte degli intermediari dovrebbe essere stata messa a punto. Quando avverrà la notifica ai clienti?
«L’informativa ex-post con riferimento alla totalità degli investimenti detenuti nel corso dell’anno sarà prodotta con tempistiche diverse da ciascun distributore. Allianz Bank invierà alla clientela i resoconti relativi agli investimenti compiuti nell’anno 2018 entro il primo semestre dell’anno in corso, in linea con la prassi di mercato. I clienti di Allianz Bank che sono registrati sul portale digitale documentale, fruibile sia dal cliente sia dal consulente, potranno visionarla direttamente all’interno di questo servizio. I clienti che non hanno ancora aderito a questa funzionalità riceveranno una comunicazione cartacea da parte della Banca. La comunicazione sui dati delle voci di costo sarà trasmessa al cliente in modalità aggregata e sintetica, con grafiche e chiavi di lettura chiare e trasparenti sotto tutti i punti di vista della normativa. Su specifica richiesta, inoltre, il cliente potrà chiedere direttamente al suo consulente finanziario informazioni più dettagliate. Inoltre, in occasione dell’invio della rendicontazione, i nostri consulenti finanziari coglieranno l’opportunità di incontrare i loro clienti, fornire loro tutte le informazioni e i chiarimenti necessari e eventualmente rivedere insieme la pianificazione del loro patrimonio».
La Mifid potrebbe essere un incentivo al consolidamento del mercato. Questo perché i costi che impone sono troppo alti. È vero?
«Il contesto determinato dalla Mifid potrebbe aprire la strada a un processo di consolidamento del mercato generato dalla necessità di far leva sulle economie di scala. Mifid 2 farà emergere quei player che, facendo leva sulla segmentazione del servizio, attraverso una più accurata profilazione della clientela e delle sue necessità, saranno in grado di far percepire maggiormente il valore aggiunto rappresentato dal servizio di consulenza».
*Allianz Bank Financial Advisors si posiziona tra le prime banche reti in Italia per patrimonio in gestione, qualità e valore dei suoi circa 2.000 Financial Advisor. Allianz Bank è parte integrante del Gruppo Allianz, leader a livello mondiale e l’unico nel suo settore a vantare una valutazione sulla sua solidità e solvibilità pari a AA da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s.