Libri

a cura di Filippo Cucuccio

Tutto quello che volete sapere su Brexit

Federico Carli (a cura di) “La Brexit e l’economia internazionale” Il Canneto editore, Genova, 2020, pagg.184 Euro 14,00

Filippo Cucuccio

È sicuramente utile rileggere, in questo periodo di grave incertezza economica per gli effetti devastanti legati al diffondersi della pandemia da Covid ’19, gli atti del Convegno “L’economia europea nel nuovo ordine internazionale”, tenutosi a Genova presso la Banca Passadore&C. poco più di un anno fa e ora pubblicati a cura di Federico Carli, Presidente dell’Associazione di cultura economica e politica Guido Carli, in questo libro dalle piccole dimensioni, ma dai contenuti decisamente stimolanti.

All’inizio del libro si trovano una Prefazione del curatore che illustra adeguatamente il significato e l’attualità di valore di quell’incontro e  un’efficace introduzione di Francesco Capriglione che, esaminati gli atti del Convegno nella loro completezza, sottolinea per il futuro dell’Unione Europea l’importanza di una “revisione dei Trattati che riallinei la regolazione alla realtà fattuale, introducendo riforme adeguate per superare gli impedimenti che ostacolano l’assunzione di scelte forti che devono essere assunte di fronte ad eventi di rilevanza globale”. 

La parte successiva dell’impianto di questo volumetto ruota attorno alla Relazione di Mervin King, già Governatore della Banca Centrale Inglese per oltre un decennio (dal 2003 al 2013). Secondo King l’UE è chiamata a due sfide esistenziali legate a fronteggiare, da un lato l’incapacità di dotare la moneta unica di una base economica sostenibile; dall’altro i flussi di rifugiati e di migranti economici, che in misura consistente continuano a indirizzarsi verso gli Stati Europei. Mentre, sempre secondo King, la sfida problematica della Gran Bretagna, all’indomani della decisione di uscire dall’UE, ha un sapore più politico che economico.

Una preziosa base di considerazioni e riflessioni, questa Relazione di King, su cui si sono espressi con le loro valutazioni in modo incisivo PierLuigi Ciocca e Rainer Masera: il primo, riaffermando l’importanza di fondo di un reale governo dell’economia europea sul fronte di una comune politica di bilancio; il secondo, invocando un cambio nel mix di politiche economiche con una decisa tendenza ad investire in “buone” infrastrutture fisiche e di capitale umano per l’innovazione, l’ambiente e i Paesi meno prosperi.

Completano questa opera: l’indirizzo di saluti del Presidente della Consob, Paolo Savona; una Relazione di Luca Di Donna,  che si sofferma sull’architettura giuridica dell’Europa moderna e sull’irrompere della rivoluzione digitale nel mercato globale, venendosi così a configurare “un modello che tende a combinare la disciplina del mercato con la tutela dei diritti fondamentali, con l’obiettivo di rinnovare l’ordine sistemico in chiave liberale” e non attraverso provvedimenti autoritativi, come avvenuto nei due secoli precedenti.

Infine, 6 brevi saggi di altrettanti giovani studiosi esaminano sotto diverse angolature la situazione geo – economica internazionale, successiva alla decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea.

Nelle loro comunicazioni, infatti, si spazia da una valutazione dell’eredità britannica nell’ordinamento finanziario dell’UE, riscontrando i numerosi ambiti in cui le scelte compiute da Bruxelles sono state influenzate dagli orientamenti di Londra (Luca Bellardini), a una valutazione della MMT, Modern Monetary Theory, un approccio di pensiero economico già diffuso negli Stati Uniti, che giustifica un modello di crescita economica in cui un’eccessiva spesa pubblica non comporta un dissesto delle finanze pubbliche e una potenziale crisi economica (Aleksandra Arsova).

Da un’analisi dell’ambito bancario, caratterizzato da una politica di vigilanza fortemente orientata a garantire la stabilità finanziaria, da un significativo  aggravamento dei costi collegati all’implementazione della nuova regolazione, dagli effetti indesiderati dei tassi zero – negativi e dai cambiamenti dal lato della domanda (Daniele Previtali), si passa a una considerazione sulle carenze di una completa realizzazione dell’Unione Monetaria Europea a cui continua a mancare il terzo pilastro, impedendo di giungere al traguardo di una totale condivisione del rischio tra i diversi Paesi, legandolo alla previa minimizzazione dei rischi per alcune banche e Paesi (Angela Troisi).

Da una riflessione sul clima di incertezze che contrassegna la continuità delle relazioni tra Regno Unito e Unione Europea, sancendo un sentimento di partecipazione con distacco degli Inglesi all’Europa (Andrea Miglionico), si arriva a una illustrazione, infine, del ruolo assunto dalla Banca Centrale Europea, riconducibile a modelli istituzionali di nuovo tipo proiettati verso una commistione tra burocrazia e interessi generali, oltre la tradizionale neutralità tecnica (Valerio Lemma).

Condividi questo articolo