Fabrizio Pirolli - Pier Tommaso Trastulli “L’era della (dis)educazione finanziaria - Una sfida per individui, istituzioni, intermediari”, gueriniNext, 2025, pagg. 217, Euro 22,50
Un mix di aspetti teorici e di esperienze maturate sul campo. I modelli più rilevanti sul piano scientifico. Un metodo per filtrare e organizzare le informazioni finanziarie quotidiane. Guida per raggiungere la consapevolezza nelle scelte finanziarie
Quest’anno, novembre è stato proclamato “mese dell’educazione finanziaria”. Giunge, quindi, quanto mai opportuna questa novità editoriale, scritta a quattro mani da Fabrizio Pirolli, professionista della formazione con particolare riguardo ai processi educativi e da Pier Tommaso Trastulli, consulente finanziario, che fa il punto sulla situazione dell’educazione finanziaria nel contesto attuale.
Attraverso un mix di aspetti teorici e di esiti di esperienze maturate sul campo, i due AA. trattano con uno stile agile modelli di particolare rilievo sul piano scientifico, come la Financial Information Taxonomy, un metodo per filtrare e organizzare in modo compiuto le informazioni finanziarie quotidiane; o come il modello delle 4R (Role, Retention, Reputation e Revenues), cruciale per sottolineare il ruolo centrale di una maggiore consapevolezza delle scelte nel miglioramento dei rapporti tra clienti ed istituzioni finanziarie.
Il percorso del libro si articola in 6 capitoli, preceduti da una stimolante Prefazione di Maurizio Primanni, Fondatore e CEO del Gruppo Excellence; capitoli che, come viene ricordato nelle pagine introduttive, pur nell’ambito di un disegno concettuale complessivo, sono stati concepiti “per consentire una lettura modulare… permettendo al lettore di costruire un percorso personalizzato in base ai propri interessi”.
Partendo dalle fondamenta teoriche dell’educazione finanziaria calate nel contesto storico italiano e dal ruolo strategico degli intermediari finanziari fotografato attraverso il già citato modello delle 4R, si accede poi, al terzo capitolo, nello specifico delle strategie di educazione finanziaria, differenziate per giovani e adulti; strategie, analizzate alla luce dei processi di digitalizzazione e del loro possibile impatto/integrazione nel sistema scolastico. Un’occasione propizia per approfondire, anche, gli aspetti del cambio di passo nell’educazione finanziaria e dei processi di diseducazione finanziaria, cui si fa riferimento nel titolo del libro e di disapprendimento.
Nei successivi due capitoli gli AA. si soffermano, da un lato, sulle dinamiche psicologiche, che si attivano tra individuo e denaro, evocando i 4 archetipi della personalità (guardiano, idealista, razionale e artigiano) e collocandole nella dimensione temporale; conseguentemente, viene, così, toccato il tema della pianificazione finanziaria. Dall’altro lato, si offrono al lettore interessanti considerazioni sulla rappresentazione, che viene fatta della finanza nei media, con una categorizzazione delle fonti informative, e nelle narrazioni economiche.
Infine, nel capitolo conclusivo, introducendo il metodo della Financial Information Taxonomy, Pirolli e Trastulli hanno modo di trattare gli aspetti della disinformazione finanziaria, passando, poi, ad analizzare il contributo che all’educazione finanziaria, attualmente e nel prossimo futuro, può essere offerto dalle applicazioni di intelligenza artificiale. Un approccio che, metabolizzando la teoria della piramide rovesciata di J. Carlzon, rappresentativa di un modello rivoluzionario di gestione aziendale, può acquisire una significativa valenza sul piano pratico.
In definitiva, questo è un libro che costituisce una valida base di riferimento per i cultori della materia; ma che si rivela, anche, quale prezioso strumento di orientamento e affiancamento per quella più ampia platea di lettori che possono trarne beneficio concreto nelle scelte finanziarie cui sono chiamati, anche nelle interlocuzioni con le istituzioni finanziarie nella propria vita quotidiana.
In questa ottica non è, pertanto, casuale il richiamo finale degli AA. ad una intuizione già sviluppata in letteratura scientifica, circa l’assonanza semantica tra “educere” e “seducere”; intuizione, sviluppata dal noto psicanalista Massimo Recalcati, con un’enfasi sull’essenza dell’educazione, che, superando l’illusione dell’autoformazione, richiede, comunque, necessariamente “l’esistenza di almeno un Altro”. Un monito da non sottovalutare, anche nel campo specifico dell’educazione finanziaria!