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Libri

a cura di Filippo Cucuccio

Il pensiero economico prima della Repubblica

P.Barucci, F. Manzalini, S. Misiani, M. Mosca, L. Pagliai (a cura di) con la collaborazione di J. Calussi “Scrittori e Scrittrici di Economia nel Regno d’Italia”, Bancaria Editrice, 2024, Euro 80,00

Un dizionario con 665 schede su autori di cose economiche dall'unità d'Italia al 1946. Personaggi talora trascurati, in particolare le donne, normalmente escluse dai mondi accademici e istituzionali

Filippo Cucuccio

“Scrittori e scrittrici di Economia nel Regno d’Italia” è il frutto di una ricerca ultra decennale, finalizzata a raccogliere gli scritti su questioni economiche pubblicati in volumi, in Riviste specializzate, in scritti in onore e in opere miscellanee, in un arco temporale che va dall’unificazione dello Stato Italiano (1861) all’immediato secondo dopoguerra del secolo scorso (1946).

Si tratta, pertanto, di un enorme lavoro di ricerca effettuato da un gruppo di studiosi, coordinato da Piero Barucci, già docente alle Università di Siena e di Firenze, nonché, tra gli altri prestigiosi incarichi ricoperti, Ministro del Tesoro e Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana – ABI, e composto da Fiorenza Manzalini, docente di Scienze Giuridiche ed Economiche presso il Liceo Classico Marco Minghetti di Bologna, da Simone Misiani, docente di Storia Economica e Storia dell’Ambiente all’Università di Teramo, da Manuela Mosca, docente di Storia del Pensiero Economico nell’Università del Salento, da Letizia Pagliai, docente di Storia Economica all’Università di Torino, con la collaborazione di Jacopo Calussi, docente di Storia Economica presso le Università di Roma Tre ed Europea di Roma.

Il volume è arricchito da una Prefazione di Maurizio Sella, Presidente dell’Istituto Luigi Einaudi per gli studi bancari, finanziari e assicurativi, da una Postfazione di Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI, oltreché da tre preziosi supporti, gli indici dei periodici consultati, delle Istituzioni ove sono stati reperiti gli scritti e dei nomi citati nell’opera.

La sua articolazione in 665 schede, curate singolarmente da un numero cospicuo (188) di altri studiosi di storia economica, di storia dell’età contemporanea, delle istituzioni, di discipline giuridiche e delle scienze sociali, offre al lettore una panorama vastissimo e per certi versi inedito dello sviluppo del pensiero economico nel nostro Paese. Inedito, sia perché vengono presi in considerazione anche autori ed autrici, talora trascurati e rimasti nella zona buia della memoria storica, sia perché si fa riferimento a scrittrici di considerazioni economiche, i cui testi non è stato  facile individuare, essendo normalmente escluse dai mondi accademici e istituzionali. In questi casi gli studiosi, compiendo un lavoro decisamente certosino, hanno dovuto allargare il loro campo di ricerca ad ambiti particolari, salotti, movimenti filantropici, di emancipazione femminile e anche movimenti politici, clandestini, nonché ambienti imprenditoriali.

Scendendo in ulteriori dettagli, va aggiunto che questo volume, che a giusto titolo può essere definito un Dizionario, prevede l’organizzazione di ciascuna scheda biografica, suddivisa in un incisivo profilo professionale dell’autore/autrice, in un elenco delle sue opere reperite e in una bibliografia secondaria.

Si è, quindi, in presenza di un’autentica “chicca editoriale”, di agevole consultazione e indispensabile per i cultori della storia economica, in quanto utile per orientarsi nella collocazione scientifica dei singoli autori di questioni economiche, oltreché per individuare i diversi sentieri del pensiero economico tracciati in oltre quattro ventenni di storia del nostro Paese. Un’opera, pertanto, che è un’autentica miniera di notizie, di curiosità e che potrà sicuramente rivelarsi fonte di stimoli, non solo per la riscoperta di autori ed autrici, come già si accennava, talvolta trascurati dalle ricostruzioni storiche maggiormente diffuse e accreditate, ma anche un punto di riferimento, la cui importanza potrà, in futuro, misurarsi sul versante degli approfondimenti suscitati nel campo della storia economica.

Ci sarebbe, infine, da augurarsi, per la gioia degli studiosi e dei cultori della storia economica, che a questo volume ne possa seguire un altro, il quale, utilizzando gli stessi criteri scientifici ed organizzativi, copra l’arco temporale di completamento del secolo scorso, venendo, così, a soddisfare un’esigenza di tassonomia conoscitiva particolarmente avvertita, anche dalle nuove generazioni.

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