L’adozione della tokenizzazione è in forte crescita. A livello globale, il valore delle transazioni effettuate tramite sistemi tokenizzati ha superato il trilione di dollari. In Italia si registra una media di 350 transazioni a persona, con una crescita significativa anche nell’uso dei portafogli digitali. Ma oltre ai numerosi benefici di questa tecnologia, restano alcune sfide da affrontare
I payment token sono una tecnologia che sostituisce i dati sensibili delle carte con identificatori univoci, migliorando la sicurezza e l’efficienza delle transazioni digitali. Questo sistema riduce il rischio di frodi, garantisce la conformità alle normative e rende i pagamenti più rapidi e affidabili. La loro diffusione è in rapida crescita, trainata dall’uso di e-commerce, portafogli digitali e soluzioni contactless. Restano alcune sfide legate all’integrazione tra sistemi e alla mancanza di standard condivisi. I token si confermano comunque un elemento strategico per un ecosistema di pagamenti più sicuro, moderno e sostenibile.
I payment token rappresentano una delle innovazioni più significative nel panorama dei pagamenti digitali. Questa tecnologia consente di sostituire i dati sensibili della carta di pagamento, come il numero PAN (Primary Account Number, che identifica univocamente una carta di pagamento) e il codice di sicurezza, con identificatori univoci generati in modo casuale e validi solo per uno specifico contesto. In questo modo, si protegge la privacy dell’utente e si riduce drasticamente il rischio di frodi e accessi non autorizzati.
Il meccanismo alla base del payment token si fonda sulla cosiddetta tokenizzazione, ovvero il processo attraverso il quale le informazioni reali vengono “nascoste” dietro un codice digitale privo di valore per eventuali malintenzionati. Un token non può essere riutilizzato al di fuori dell’ambiente per cui è stato creato, rendendolo inutile in caso di furto o intercettazione.
Questa soluzione offre diversi vantaggi sia per i consumatori sia per le imprese. Gli utenti possono effettuare pagamenti rapidi, sicuri e senza dover inserire ogni volta i dati della carta. I commercianti, invece, possono offrire un’esperienza di acquisto più fluida, migliorare la fidelizzazione e ridurre i costi di gestione legati alla sicurezza informatica. Inoltre, l’impiego dei token facilita la conformità a normative rigorose, come il GDPR (General Data Protection Regulation) e gli standard PCI (Payment Card Industry Data Security Standard), riducendo significativamente l’esposizione diretta ai dati sensibili e contribuendo a una gestione più sicura delle informazioni.
I payment token trovano applicazione in molteplici scenari: e-commerce, app mobili, pagamenti contactless e transazioni ricorrenti, come quelle legate agli abbonamenti. Sono utilizzati da grandi operatori internazionali, ma anche da merchant più piccoli, che si affidano a provider esterni per garantire sicurezza e conformità. Nei servizi di pagamento tramite smartphone, come Apple Pay e Google Pay, la generazione di un token per ogni operazione è ormai uno standard consolidato.
A livello normativo, l’adozione dei payment token è incentivata da provvedimenti sia europei sia internazionali. In Europa, la Direttiva PSD2 promuove soluzioni innovative per rendere i pagamenti digitali più sicuri e inclusivi. Anche il Regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation), pur riferendosi principalmente alle cripto-attività, introduce principi di sicurezza rilevanti per i pagamenti digitali, soprattutto quelli che sfruttano la tecnologia blockchain. Le principali reti di pagamento globali, come Visa e Mastercard, hanno sviluppato sistemi proprietari per l’emissione e la gestione dei token, garantendo protezione e interoperabilità su vasta scala.
L’adozione della tokenizzazione è in forte crescita. A livello globale, il valore delle transazioni effettuate tramite sistemi tokenizzati ha superato il trilione di dollari. In Europa, i paesi scandinavi sono all’avanguardia con oltre 800 transazioni elettroniche pro capite all’anno. In Italia, si registra una media di 350 transazioni a persona, in aumento rispetto all’anno precedente, con una crescita significativa anche nell’uso dei portafogli digitali. Collaborazioni tra emittenti e provider tecnologici, come quella tra Mastercard e PostePay, hanno reso possibile la diffusione di soluzioni tokenizzate anche presso una platea più ampia di utenti.
Dal punto di vista operativo, i payment token semplificano la gestione dei pagamenti ricorrenti, rendendo superfluo, come detto, l’inserimento manuale dei dati della carta a ogni operazione. Inoltre, poiché i dati reali vengono archiviati dai provider e non dai commercianti, le aziende possono evitare complesse certificazioni di sicurezza, beneficiando di un’infrastruttura protetta e già conforme alle norme vigenti.
Nonostante i numerosi benefici, restano alcune sfide da affrontare. L’implementazione della tokenizzazione richiede investimenti in tecnologia e aggiornamenti dei sistemi informatici. Le piccole imprese, in particolare, possono incontrare difficoltà nell’adeguare le proprie infrastrutture o nell’accedere a soluzioni avanzate. Anche la gestione sicura dei token, e in particolare delle infrastrutture che li emettono e controllano, è un aspetto critico: la compromissione di tali sistemi rappresenterebbe un rischio per l’intero ecosistema.
Un ulteriore elemento di complessità riguarda il coordinamento tra i diversi attori coinvolti: banche, acquirer, circuiti di pagamento, sviluppatori di soluzioni tecnologiche e merchant. Senza una visione condivisa e standard comuni, l’interoperabilità su scala globale rischia di restare un obiettivo difficile da raggiungere.
Per rendere la tokenizzazione uno standard effettivo e universalmente applicabile, è necessario investire nello sviluppo di tecnologie interoperabili, in grado di dialogare tra loro in ambienti e mercati diversi. È essenziale promuovere una collaborazione attiva tra istituzioni pubbliche, aziende del settore finanziario e fornitori tecnologici, così da costruire un ecosistema solido, sicuro e in continua evoluzione.
La diffusione dei payment token rappresenta una svolta nel modo in cui affrontiamo la sicurezza nei pagamenti digitali. Non si tratta più soltanto di proteggere i dati sensibili, ma di costruire un ambiente digitale affidabile e integrato, in cui tutela dei dati, semplicità d’uso ed efficienza operativa convivano. Pertanto, in un contesto in cui i pagamenti diventano sempre più fluidi, invisibili e integrati nei dispositivi quotidiani, i token sono destinati a diventare un pilastro fondamentale per un futuro digitale sicuro, interoperabile e sostenibile.