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LA CLASSIFICA FT1000
Chi cresce di più

La graduatoria 2025 delle imprese europee che hanno registrato la maggiore crescita dei ricavi include molte italiane. Ecco chi sono

Nella top ten delle imprese europee che sono cresciute di più secondo FT1000, la classifica annuale del Financial Times, ci sono ben quattro aziende italiane, tre delle quali sono nel settore delle costruzioni.

Con una crescita (CAGR) del 442 % tra il 2020 e il 2023, Olla Home solution, azienda in provincia di Pistoia specializzata in bioedilizia e case green, si piazza al quarto posto in Europa. I suoi ricavi sono passati dai 560 mila euro del 2020 agli 89 milioni di euro nel 2023, gli addetti a uno solo a 24 nello stesso periodo.

Subito dopo, cioè al quindi posto, troviamo Raya, un CAGR del 409%, ricavi lievitati da un milione 100 mila a oltre 146 milioni di euro e sempre con gli stessi due dipendenti. Settore di attività? Raya fa trading di granaglie in giro per il mondo.

Un’altra società di costruzioni made in Italy conquista il sesto posto della graduatoria: si tratta di Alpha general contractor, è cresciuta del 349 per cento, ha portato i suoi ricavi da 658 mila euro del 2020 a 59,5 milioni di euro nel 2023 e i dipendenti da 3 a 114.

Infine al nono posto c’è Viridis Group, da 10 a 40 addetti, ricavi esplosi da 226 mila euro a 18,5 milioni, un CARG del 334 per cento.

Non serve un fine analista per capire che le performance registrate nel settore costruzioni hanno tutte una stessa ragione: la stagione del 110 per cento, dei bonus per l’edilizia e per le ristrutturazioni che l’Italia ha dispiegato a piene mani.

Le altre imprese incluse tra le prime dieci in graduatoria vedono invece premiati settori di tutt’altro genere ma non meno effervescenti. Il primo posto assoluto va a Menlo Electric, azienda polacca del settore dell’energia come installatore di pannelli solari (CAGR più 830%, ricavi da 156 mila a 180 milioni di euro).

Segue la britannica Allica bank, banca online rivolta al settore business (da 200 mila euro di ricavi a 100 milioni) e al terzo posto Almedia, società tedesca specializzata in nuovi strumenti pubblicitari tecnologici (da 155 mila euro a 29 milioni di euro), come pure nel marketing è cresciuta l’altra tedesca della top ten, la Dieseo (da 120 mila a 10,8 milioni).

La finlandese Kenpower, ottavo posto, produce stazioni di ricarica per veicoli elettrici (da 3 milioni a 283 milioni), mentre la britannica Zilch è una fintech attraverso cui fare acquisti online con una card virtuale (da 800 mila euro a 65 milioni).

Nel resto della graduatoria, tra le magnifiche mille c’è ancora molta presenza italiana (Italia, Germania, Francia e Uk rappresentano i tre quarti delle società del FT1000). In particolare, le italiane sono 337 e a parte la prevalenza del settore costruzioni e ingegneria, i campi di attività sono molto variegati.

Si va dalle batterie al litio ai ricambi nautici, dall’occhialeria agli hotel, dall’agenzia di viaggi alla compagnia di trasporti collettivi con destinazione i grandi eventi del divertimento, come i concerti. Dai corsi di formazione online al fotovoltaico, dal settore alimentare all’abbigliamento, dal software alla gestione dei rifiuti.

Si tratta, nella grande maggioranza, di azienda nate in questo secolo, molte con pochi anni di vita e quindi con la possibilità di sperimentare nella fase di startup un incremento vistoso del business. Ma ci sono anche casi di società con una lunga storia alle spalle, e che negli ultimi anni hanno bruciato traguardi mai realizzati prima.

È il caso della Speri, società di costruzioni ed engineering nata nel 1974, che dai 6,7 milioni di ricavi del 2020 è passata ai 40,6 milioni del 2023. O anche di Fae Technology, elettronica avanzata, nata nel 1990 e passata dal 2020 al 2023 da 14,6 milioni di ricavi a 64,8. Come pure Project Group, istallazioni fotovoltaiche, anno di nascita 1974, passata da 4,5 milioni a 18,8, oppure Costa Edutainment – gestione di parchi acquatici – nata nel 1992 e salita nel triennio in questione da 21 a 75 milioni di ricavi.

Molte aziende si sono autocandidate a Statista, la società di ricerca che compila ogni anno l’FT1000, altre sono state rintracciate sulla base di altri indicatori, alcune hanno preferito non mettere in piazza i propri conti. La graduatoria che ne è venuta fuori non va letta solo come un elenco di performance economiche perché offre anche una traccia sulle nuove opportunità di business ed è una griglia delle nuove necessità collettive, delle abitudini di consumo e delle nuove passioni individuali: casa, energia, tempo libero, nuove esperienze, servizi e tecnologia.

P.P.

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