Libri

a cura di Filippo Cucuccio

Mattioli, banchiere e umanista

AA.VV. “ Gli insegnamenti di Raffaele Mattioli”, Editori Laterza, Bari, 2023, pagg.142, Euro 18,00

Dai tratti salienti della personalità poliedrica di Raffaele Mattioli, a fonte preziosa di insegnamenti e di moniti, utili anche nel presente

Filippo Cucuccio

Tra le numerose iniziative di commemorazione della figura di Raffaele Mattioli, a 50 anni dalla sua scomparsa, va segnalato questo libro, promosso dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall’Istituto Luigi Einaudi per gli studi bancari, finanziari e assicurativi.

Il volume collettaneo, curato da Federico Pascucci, cui va l’indubbio merito di aver contribuito in modo decisivo all’omogeneizzazione, per quanto possibile dal punto di vista dell’impostazione grafica formale, di apparati così eterogenei, si compone di due parti. Nella prima sono contenuti 8 contributi di altrettanti prestigiosi Autori, che illustrano aspetti noti e meno consueti di un personaggio così poliedrico del mondo bancario italiano e con un rilievo crescente, dagli “anni Venti” del secolo scorso. La seconda parte è, invece, incentrata sul rapporto intercorso tra il banchiere e la rivista Bancaria dell’ABI.

A completamento del volume il lettore troverà un’incisiva prefazione cofirmata da Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI e da Maurizio Sella, Presidente dell’Istituto Luigi Einaudi, una perspicua Nota di presentazione del Curatore e un’accurata Nota Biografica di Raffaele Mattioli.

Volendo fornire qualche altra informazione sul percorso intellettuale offerto al lettore nella prima parte del volume, si possono ricordare i contributi di Guido Carli e di Bruno Visentini che delineano un ritratto a tutto tondo di Raffaele Mattioli, sia per gli aspetti di banchiere che di raffinato umanista. Una prospettiva interpretativa che emerge con nettezza anche da un terzo, significativo e particolarmente valido, contributo di Ignazio Visco.

In altri contributi sono, poi, messi in evidenza aspetti sviluppati, attingendo alla sensibilità specifica dei singoli Autori. Così Pierluigi Ciocca, cui lo legano a Mattioli anche ragioni di conterraneità, sottolinea la sua capacità di imprimere una svolta significativa alla Banca Commerciale: un organismo creditizio raccolto, inizialmente, in una situazione largamente deficitaria e trasformato negli anni in un fiore all’occhiello del sistema bancario italiano. Un esempio virtuoso avvenuto avvalendosi di competenze operative irrobustite, anche, dalle proprie conoscenze economiche e dalla frequentazione di prestigiosi economisti, quale Piero Sraffa.

Gli fa eco il contributo di Gian Maria Gros Pietro, che sottolinea, da par suo, la notevole capacità di Mattioli nell’esercizio delle sue modalità operative, che lo hanno poi connotato come un banchiere emblematico per lo sviluppo, di rivelarsi attento all’uso dei diversi strumenti disponibili, in primis alla qualità delle risorse umane.

Sulla dimensione culturale di questo banchiere si soffermano, sia pure con diversi accenti, i contributi di Antonio Patuelli con un efficace esercizio di contestualizzazione storica e di Francesca Pino, che puntualmente illustra le diverse tappe significative della vita di Raffale Mattioli da cogliere in questa specifica prospettiva.

Conclude la prima parte un originale saggio di Sandro Gerbi, che fa luce su un aspetto generalmente trascurato di questo banchiere, ossia il suo rapporto con la politica e l’impegno da lui speso, in particolare in età giovanile, su questo versante.

Passando alla seconda parte, che, come già detto, si riferisce al rapporto di Raffaele Mattioli con la Rivista Bancaria, si incontra un altro contributo di Francesca Pino, in cui si sottolineano alcuni tratti specifici legati alla sua collaborazione, in qualità di redattore, della Rivista stessa. Un contributo, arricchito dalla riproposizione delle Appendici di due saggi della stessa autrice, della metà degli “anni Novanta” del secolo scorso e del 2000, dove il lettore potrà trovare puntualmente l’elenco delle note e degli articoli di Mattioli,  pubblicati in forma anonima.

A completamento della seconda parte sono riportati, infine, due scritti dello stesso Mattioli. L’uno è il suo intervento al Primo Convegno Internazionale del Credito, organizzato dall’ABI nel 1951. L’altro intervento, invece, fu tenuto all’Università Ca’ Foscari, dieci anni dopo, nell’ambito del terzo Corso di aggiornamento in materia creditizia e finanziaria.

Due interventi, svolti in ambiti e in periodi storici profondamente diversi,  ma da cui risalta, certamente, la sua qualità di possedere un’affinata capacità di visione: da un lato, non legata esclusivamente ad un orizzonte operativo limitato ai confini nazionali (e si era – è bene ricordarlo – negli anni immediatamente successivi al secondo Dopoguerra!); dall’altro, esplicativa di un’abilità operativa consolidata e autorevole, che ha ben presenti sia le esigenze fondamentali dell’economia reale, sia l’importanza di un corretto posizionamento e di un’efficace organizzazione del sistema bancario.

In definitiva, questo è un libro veramente godibile per un’ampia platea di lettori per riflettere sui tratti salienti della personalità poliedrica di Raffaele Mattioli, in virtù della chiarezza concettuale e dell’agilità di stile dei diversi contributi. Ma è, anche, un volume, in cui i due interventi dello stesso banchiere si rivelano una fonte preziosa di insegnamenti e di moniti, certamente utili e da tenere ben presenti, anche per gli “addetti ai lavori” di vertice del mondo bancario della nostra epoca contemporanea.