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Alcune valutazioni su salario minimo e contrattazione
di Francesco D’Amuri, Salvatore Lo Bello, Raffaella Nizzi∗

L’Italia è l’unico tra i grandi paesi dell’area dell’euro ad essere sprovvisto di un salario minimo legale. Nonostante ciò, la contrattazione collettiva tra le parti sociali ha finora evitato la diffusione di rapporti di lavoro a bassa retribuzione oraria. Dopo una breve rassegna della letteratura in materia di salario minimo, in questo saggio si descrivono i sistemi adottati nei principali paesi dell’area dell’euro e le proposte di introduzione in Italia, analizzandone le criticità sul piano giuridico ed economico. Si mostra infine che le persone con bassi redditi da lavoro si caratterizzano per la discontinuità delle carriere più che per il livello contenuto del salario orario. L’introduzione di un salario minimo elevato potrebbe ridurne ulteriormente l’occupabilità.

Il testo è tratto dall'articolo pubblicato su:

EI_1-2023

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