Ius poenitendi: e adesso tocca ai giudici

Le seguenti brevi riflessioni prendono le mosse dalla sequenza di interventi giurisprudenziali e normativi che, nell’ultimo anno, hanno caratterizzato la disciplina applicativa del diritto  di recesso di cui all’art. 30 del Tuf in materia di offerta fuori sede. Sequenza di interventi che, lungi dal chiarire il contesto di riferimento, hanno, di volta in volta, alimentato dubbi e confusione e non hanno certamente giovato all’applicazione di quello che dovrebbe essere un principio cardine del nostro ordinamento giuridico: la certezza del diritto. Prima di affrontare i contenuti dell’ultima sentenza che, in ordine di tempo, è intervenuta in materia (Tribunale Torino, 29 luglio 2014) e tentare di aggiornare lo stato dell’arte, pare utile – per mere ragioni di completezza sistematica – ripercorrere la cronologia dei precedenti interventi. Come noto, nel 2013 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione (sentenza n. 13905 del 3 giugno) hanno ridefinito – ampliandolo – l’ambito di applicazione del diritto di ripensamento disciplinato dall’art. 30 del Tuf, sconfessando i precedenti (pur se non univoci) orientamenti in materia e, soprattutto, le indicazioni al riguardo provenienti dall’Autorità di vigilanza. Tale ridefinizione […]